12 persone sono state arrestate stamattina dalla Guardia Finanza, nella Marina Militare di Taranto, nell’ambito di un’indagine riguardante 15 appalti del valore di 4.8 milioni di euro. I dodici soggetti di cui sopra sono stati arrestati ai domiciliari, con le accuse, a vario titolo, di associazione per delinquere, turbata libertà degli incanti, corruzione e furto aggravato. Personaggi di spicco fra i destinatari delle misure cautelari, fra cui, come riporta l’edizione online de Il Messaggero, il direttore dell’Arsenale militare di Taranto, il contrammiraglio Cristiano Nervi (accusato di turbativa d’asta in concorso con alcuni imprenditori), nonché due ufficiali della Marina e due dipendenti civili sempre della Marina. Gli appalti sarebbero stati pilotati dai 12 di cui sopra, in un periodo che va dall’ottobre del 2018 al dicembre dello stesso anno. In particolare, stando a quanto riferisce l’accusa, una gara del valore di 3 milioni di euro, sarebbe stata frazionata in maniera artificiosa in 11 diverse gare, di modo da garantire ad ogni società gestita dagli imprenditori indagati, di aggiudicarsi una parte dei lavori.



TARANTO, 12 ARRESTI IN MARINA, GDF: “RIPARTIZIONE SCIENTIFICA DEGLI APPALTI”

“La ripartizione degli appalti – dice a riguarda la Gdf di Taranto – è stata effettuata scientificamente, in modo tale che il totale degli importi relativi alle gare venisse equamente diviso fra gli associati che giungevano a tali accordi nell’ambito di incontri che si tenevano in luoghi da loro ritenuti sicuri”. Secondo gli investigatori era stato messo in piedi un “gruppo d’affari”, che avvalendosi della “connivenza” di un ufficiale della Marina Militare in servizio a Taranto, “veniva informato, puntualmente, sia dei nominativi delle imprese partecipanti alle varie gare, nonché del nome del vincitore concordato”. Le Fiamme gialle aggiungono che “Il disegno criminoso ideato ha trovato un’altra modalità realizzativa attraverso la corruzione di un ufficiale in servizio presso l’ufficio Servizio efficienza navi, il quale, per far ottenere agli imprenditori l’affidamento di lavori necessari alla Stazione Navale della Marina Militare di Taranto, ha richiesto ed ottenuto in cambio utilità consistite in elettrodomestici, mobili e lavori di ristrutturazione di un’abitazione di sua proprietà”. Sono ovviamente attese le repliche dei diretti interessati e dei loro legali. Ad oggi, questo è il quadro della situazione emerso, pubblicato dai principali quotidiani online.

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