La Tari è la tassa che ogni italiano è tenuto a pagare per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani: questo sia nel caso si possegga un immobile di proprietà, sia nel caso si detenga un immobile in affitto. Ecco importi e scadenze.

Tari 2023: quali sono le scadenze

E’ bene precisare che la prima scadenza della Tari 2023 è fissata alla fine di aprile 2023. Più precisamente le altre scadenze sono tre:



  • il 1° acconto da pagare entro la fine di aprile;
  • il 2° acconto da versare entro la fine di luglio;
  • il saldo da pagare entro la fine dell’anno.

Tari 2023: come si calcola

Naturalmente gli importi relativi alla Tari vengono calcolati sulla base dei metri quadrati dell’immobile e delle persone che abitano in quell’appartamento. Sulla base di questi parametri, si dovrebbe calcolare con una maggiore precisione la quantità di rifiuti prodotti stabiliti secondo le modalità di calcolo delle tabelle comunali. Queste tengono conto di:



  • una quota fissa, calcolata moltiplicando i metri quadri dell’immobile (e delle relative pertinenze) per il numero degli occupanti (qualora il proprietario non risieda nella struttura il numero degli occupanti è determinato in via presuntiva tenendo conto di una specifica tabella);
  • una quota variabile, che cambia da Comune a Comune in base alla quantità di rifiuto residuo conferito o di un quantitativo minimo obbligatorio.

Il pagamento della tassa sui rifiuti avviene mediante bollettino postale, laddove il comune lo preveda, ma molto più comunemente attraverso un MAV o F24.

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