ASSOLTO TARIQ RAMADAN DA ACCUSE DI STUPRO IN SVIZZERA

Il celebre intellettuale islamico Tariq Ramadan è stato assolto in Svizzera dall’accusa di stupro e coercizione sessuale: lo ha stabilito stamane il Tribunale di Ginevra dove si è tenuto negli ultimi mesi il processo dal forte risalto mediatico per via delle contemporanee accuse di violenza e stupro da 4 donne diverse in Francia. Dopo l’accusa partorita da una donna svizzera dal nome di fantasia “Brigitte”, il pm di Ginevra aveva chiesto 3 anni di reclusione con metà di condizionale per il professore sospeso da Oxford.



Tariq Ramadan non solo aveva sempre negato ogni accusa ma ha aveva parlato di “trappola” costruita per incastrarlo: la donna lo aveva accusato di stupro e “atti di tortura e barbarie”. Dopo la lunga fase processuale e dopo aver sentito le varie testi di accusa e difesa, il giudice di Ginevra ha sentenziato per la completa assoluzione fissando anche un risarcimento di 150mila euro per l’intellettuale controverso dell’Islam europeo. «Questo verdetto non è né un capriccio, né un’impressione del cuore, ma è un verdetto ispirato dalla ragione», ha sottolineato l’avvocato di Tariq Ramadan, Yael Hayat. «Lotteremo fino alla fine», ha fatto sapere l’avvocato della donna, Robert Assaël, annunciando l’intenzione di presentare ricorso una volta uscite le motivazioni della sentenza.



RAMADAN, RESTANO LE ACCUSE PER VIOLENZE IN FRANCIA: LA SITUAZIONE

“Brigitte”, la donna accusatrice di Tariq Ramadan, si è alzata poco prima della fine lettura della sentenza perché «scioccata di non essere stata ascoltata». La donna oggi 57enne si è convertita all’Islam nel passato ed è proprio dopo la conversione che è entrata in rapporto con Ramadan. Nel corso del processo ha raccontato di essere stata sottoposta ad atti «sessuali brutali accompagnati da colpi e insulti» nella stanza dell’hotel di Ginevra dove alloggiava, la notte del 28 ottobre 2008.

La denuncia contro Ramadan è stata presentata però solo 10 anni dopo i fatti presunti: in aula l’intellettuale poi sospeso da Oxford ha ammesso di aver trascorso la notte in stanza d’albergo con la donna ma senza alcuna violenza o brutalità. Il racconto di “Brigitte”, hanno detto i giudizi in lettura di sentenza, era «coerente e dettagliato, ma non era corroborato da alcuna prova materiale, come tracce di sperma o di sangue, immagini di videosorveglianza dell’hotel o segnalazioni di lesioni traumatiche o di violenza ginecologica». La sentenza della Svizzera era molto attesa non solo per le sorti di questa accusa ma anche per quelle “parallele” presenti in Francia: qui ben 4 donne accusano Tariq Ramadan di averle molestate e violentate tra il 2009 e il 2016. Come spiega “La Repubblica”, nel luglio 2022 la procura di Parigi ha chiesto il rinvio alla corte d’assise per il caso Ramadan: spetta ora a quei giudici inquirenti ordinare o meno il processo vero e proprio. L’altro avvocato dell’islamologo, Guerric Canonica, a “Il Corriere del Tiricno” ha ricordati quanto sostenuto in sul, ovvero che la semplice lettura dei messaggi della 57enne «era sufficiente a sollevare un ragionevole dubbio. Deplorando una storia immaginaria che non regge all’esame degli atti, si era appellato al buon senso della corte».