A maggio dell’anno scorso era stato assolto in primo grado, ma nelle scorse ore è arrivata la condanna per Tariq Ramadan per le accuse di stupro. La corte di appello della città svizzera di Ginevra, ha infatti emesso una sentenza che ha quindi ribaltato la decisione in primo grado, condannando il noto studioso islamico, colpevole di violenza sessuale. La condanna ha sentenziato tre anni di carcere ma solo uno da passare dietro le sbarre, ma gli avvocati dell’ex professore del prestigioso ateneo di Oxford hanno già presentato ricorso, di conseguenza la decisione finale sul destino di Tariq Ramadan spetterà alla Corte Suprema svizzero, l’ultimo grado di giudizio della nazione elvetica.



Il 62enne è stato precisamente giudicato colpevole di “stupro e coercizione sessuale” per una vicenda risalente al 2008, 16 anni fa, la violenza sessuale ai danni di una donna che si sarebbe consumata in un hotel ginevrino. L’agenzia Ansa ricorda come quella giunta ieri sia la prima condanna in assoluto (anche se non definitiva) per Tariq Ramadan, ma lo stesso ha una serie di accuse pendenti sia in Svizzera quanto in Francia.



TARIQ RAMADAN, LA PRESUNTA VIOLENZA SESSUALE AI DANNI DI “BRIGITTE”

Di contro, lo stesso ex docente di Oxford si è sempre dichiarato innocente ed estraneo ai fatti, cosa di cui sono fermamente convinti gli avvocati dell’imputato, Yael Hayat e Guerric Canonica, che hanno appunto annunciato il rinvio in Cassazione. Di tutt’altro tenore le dichiarazioni dei legali della vittima, la cui identità non è mai stata resa nota ma che è stata sempre chiamata con il nome di “Brigitte”. Si tratta di una donna che si è convertita all’Islam, e secondo i suoi legali finalmente sarebbe emersa la verità.



Quando avvenne il presunto stupro, Brigitte aveva circa 40 anni e la stessa ha sempre sostenuto di aver subito un rapporto sessuale e atti violenti da parte di Tariq Ramadan contro la sua volontà, la notte del 28 ottobre del 2008 in un hotel di Ginevra. Diversa la versione invece sostenuta dallo studio islamico, secondo cui sarebbe stata la stessa Brigitte ad infilarsi nella sua camera da letto, e che i due si sarebbero baciati poi la vicenda si sarebbe conclusa.

TARIQ RAMADAN, COSA ACCADDE NEL 2008?

Quando avvenne l’episodio la presunta vittima non denunciò l’accaduto, forse per paura di non essere creduta visto l’importanza dell’imputato (sentimento che molte donne purtroppo provano), ma una decina di anni dopo si fece forza e denunciò appunto Ramadan, alla luce anche di altre denunce simili in Francia. Come detto sopra, Tariq Ramadan continua a professarsi innocente e per i suoi avvocati la condanna sarebbe giunta non per gli eventuali atti commessi quanto per il suo cognome importante.

Curioso come a maggio dell’anno scorso, in primo grado, l’ex professore fu totalmente scagionato dalle accuse per delle mancanze di prove, ma anche per contraddizioni nonché dei messaggi che lo stesso Ramadan aveva inviato a Brigitte dopo la presunta aggressione sessuale, messaggi definiti “d’amore”. Vedremo come si chiuderà questa vicenda spinosa.