In Australia una nonna di 95 anni è stata colpita dalla polizia con un taser all’interno della casa di riposo in cui era in cura da circa 5 anni. I fatti risalgono al 10 maggio ma sono stati resi noti solamente ora, senza peraltro rilasciare particolari commenti o informazioni in merito all’accaduto. La vittima si chiama Clare Nowland e secondo quanto riportano alcuni media locali attualmente sarebbe ricoverata in ospedale in condizioni che appaiono critiche. La nonna di 95 anni colpita con il taser si trovava nella casa di riposo di Yallambee Lodge, a Cooma, comune nel New South Wales australiano, quando in seguito al alcune minacce gli OSS avrebbero chiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine.
Nonna di 95 anni colpita con il taser: cosa è successo
Insomma, non è ancora del tutto chiaro cosa sia successo per spingere gli agenti della polizia australiana ad utilizzare il taser in dotazione sulla nonna di 95 anni. Certo, per ora, è che i vertici della polizia hanno promesso di aprire un’indagine con un “team per gli incidenti critici [che] indagherà sulle circostanze che hanno portato all’incidente”, indagine che poi, spiega una nota, “sarà soggetta ad una revisione indipendente” fine a comprendere se vi sia stato un qualche tipo di abuso o se i poliziotti hanno agito secondo protocollo.
Comunque sia, da quanto si è potuto apprendere fino ad ora, la nonna di 95 anni su cui è stato utilizzato il taser in quel momento, il 10 maggio, si trovava nella casa di riposo di Cooma. Affetta da demenza senile, rimanendo seduta sul suo deambulatore, avrebbe afferrato un coltello, probabilmente utilizzato nelle cucine della struttura, rivolgendolo contro gli assistenti sanitari e il personale, che avrebbero immediatamente allertato le forze dell’ordine. I poliziotti, giunti sul posto, avrebbero provato a calmare la nonna di 95 anni che, a sua volta, avrebbe opposto resistenza, forse reiterando le minacce, e costringendoli ad utilizzare il taser. Stramazzata al suolo, poi, Clare Nowland, in condizioni molto gravi, è stata portata d’urgenza in ospedale, dove tutt’ora si troverebbe, nel silenzio stampa dei suoi parenti.