La tassa patrimoniale potrebbe essere per l’Italia una soluzione per ridurre il debito. Lo sostiene Klaas Knot, governatore della Banca d’Olanda e membro del board della Banca centrale europea. Si aggiunge dunque alla lunga lista di coloro che ritengono sia necessario ricorrere ad una tassa sulla ricchezza degli italiani per ridurre la pressione sul debito. In un’intervista al Corriere della Sera ha raccontato che l’economia italiana ha «molti volti diversi», quindi «ci sono problemi nel settore pubblico, ma il Paese ha anche molta ricchezza privata». Knot ha ricordato che nel G7 l’Italia è con il Giappone «il Paese nel quale la ricchezza privata è più alta che in ogni altro Paese». Per Knot c’è un problema di ridistribuzione interna, visto che c’è un debito alto ma una ricchezza privata molto elevata. «E certo, assolutamente, una tassa patrimoniale sarebbe una soluzione standard da libro di testo».



TASSA PATRIMONIALE, DI MAIO E GARAVAGLIA LA ESCLUDONO

La tassa patrimoniale però presenta per Klaas Knot «anche svantaggi di arbitraggio e evasione» e quindi, non conoscendo bene l’economia italiana, non può dire se potrebbe funzionare e quali sarebbero le conseguenze negative. «Dunque evito di consigliare qualunque cosa, non è il mio ruolo», ha spiegato Knot nell’intervista al Corriere della Sera. Ma l’ipotesi dell’introduzione della tassa patrimoniale viene esclusa categoricamente dal vicepremier Luigi Di Maio: «La tassa di successione è una tassa illiberale, non la introdurremo. Come non introdurremo né la patrimoniale, né l’Imu sulla prima casa», ha dichiarato ai microfoni di Stasera Italia. Ma a contestare ancor più nettamente il parere del governatore della Banca d’Olanda è il senatore della Lega Albarto Bagnai. «Il governo non ha nessunissima intenzione di mettere una patrimoniale anche perché l’ultimo che l’ha fatta è stato il senatore Monti e i risultati sono stati un aumento del rapporto debito/Pil», ha dichiarato a LaPresse.



Anche Massimo Garavaglia, viceministro dell’Economia della Lega, boccia il suggerimento di Knot. «È un’idiozia, una fesseria. Noi ne abbiamo già 14 di patrimoniali, che pesano ogni anno sulle nostre tasche per 46 miliardi di euro. E poi non funzionano». Come riportato da Askanews, Garavaglia ha aggiunto: «Una patrimoniale sulle attività finanziarie non ha senso con la libera circolazione dei capitali. La patrimoniale sui beni mobili è un’altra idiozia: abbiamo tassato le barche, e oggi incassiamo 27 milioni rispetto al miliardo di qualche anno fa. In Corsica ancora stanno ringraziando Mario Monti».

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