Meno contante, tassa sul bancomat, moneta fiscale e emersione di capitali nascosti al fisco: questa sono solo alcune delle proposte della task force di esperti guidata da Vittorio Colao. Ma andiamo con ordine e partiamo dai pagamenti elettronici. Il piano prevede l’introduzione di misure che incentivino i pagamenti elettronici con ampliamento di deduzioni-detrazioni dell’Irpef per specifici pagamenti effettuati con strumenti diversi dal contante, come accade in Portogallo. Inoltre, gli esperti suggeriscono di istituire dei crediti di imposta per gli esercenti che usano i pagamenti elettronici, riducendo al tempo stesso le commissioni dei pos. C’è poi l’idea della moneta fiscale: si tratta di creare una piattaforma su cui gestire i crediti fiscali, non solo quelli della pubblica amministrazione, così da evitare che le imprese abbiano troppi crediti di imposta e non riescano a compensarli. E poi, come riportato da Italia Oggi, c’è la sanatoria per il contante e i capitali all’estero. L’idea è di far pagare un’imposta sostitutiva del 10-15 per cento per rendere attrattiva l’emersione, a patto di investire una parte significativa della somma, tra il 40 e il 60 per cento, per 5 anni, in strumenti che supportino il rilancio dell’Italia.
TASSA SU PRELIEVI BANCOMAT: GUERRA AL CONTANTE
Il piano Colao prevede anche una riduzione della circolazione del contante. L’invito al governo è a fare pressing alle istituzioni europee per togliere dalla circolazione le banconote al di sopra dei 100 euro. C’è poi l’idea di introdurre una “tassa sul bancomat” per disincentivare il ritiro e l’uso dei contanti. Nel documento si parla di ridurre i limiti ai pagamenti in contanti e disincentivarne l’uso, ad esempio, con l’anticipo fiscale sui prelievi di contante. In altre parole, vorrebbe dire tassare coloro che vorranno prelevare le banconote al bancomat. Lo stesso Colao nei giorni scorsi aveva spiegato che «del contante non c’è bisogno, e nemmeno dei pos» perché «ogni smartphone può fare queste operazioni». L’obiettivo è spingere al massimo sui pagamenti elettronici e ridurre al minimo l’uso del contante. Di sicuro al momento c’è che da luglio scenderà a 2mila euro il tetto massimo per i pagamenti in contati, mentre da gennaio 2021 scenderà a mille euro.