La tassa sull’ombra rappresenta indubbiamente una delle imposte più curiose che si siano mai udite ed è proprio quella che sta facendo letteralmente infuriare i commercianti del Comune di Fano, i quali, contestualmente ai numerosi aumenti riscontrati nell’ultimo periodo dalle famiglie italiane nelle bollette di luce e gas, ora lamentano anche una crescita significativa della quota dovuta per quanto concerne l’occupazione del suolo pubblico dovuto alla proiezione a terra dell’ombra delle tende da sole.
Di fronte alle telecamere di “Mattino Cinque”, in occasione dell’edizione odierna del programma di Mediaset, si sono presentati due esercenti, bolletta alla mano, mostrando il notevole aumento della tassa, corrispondente al 35%. In particolare, la titolare di una gioielleria situata nel centro storico di Fano ha sottolineato come si tratti di una pretesa di per sé “odiosa” e “irrispettosa verso i commercianti”, aggiungendo che, sostanzialmente, lei e i suoi colleghi cittadini stanno versando soldi “per il nulla, perché noi non traiamo alcun beneficio dalla proiezione dell’ombra delle tende sul suolo”.
TASSA SULL’OMBRA, LA RABBIA DEI COMMERCIANTI DI FANO. LO STATO NON FORNISCE SPIEGAZIONI
Come documentato dai colleghi di “Mattino Cinque” e come già precisato in apertura di servizio, il ritocco verso l’alto dell’importo di questa tassa, sommato a tutti gli altri che si sono palesati nel recente periodo, pone in condizioni di seria difficoltà i negozi che, a causa della pandemia di Coronavirus, stanno facendo davvero fatica a riprendere la propria attività a pieno regime, come accadeva prima del febbraio 2020, quando in Italia sono stati riscontrati i primi contagi Covid.
Tg Com 24, inoltre, sottolinea che non è pervenuta alcuna spiegazione da parte dello Stato riguardo la tassa che, hanno precisato i negozianti ai microfoni del format mattutino di Canale 5, interessa “solo alcuni dei commercianti, come ad esempio i proprietari di gioiellerie e profumerie, escludendo i ristoratori”.