La tassazione delle pensioni estere viene applicata in diverse occasioni. In linea generale si verifica una doppia imposizione (tra lo Stato estero che versa l’assegno previdenziale e l’Italia dove risiede fiscalmente il pensionato) che va ad aggravare sull’importo finale.

Esistono delle eccezioni che prevedono l’esonero della doppia imposizione a patto che sussistano le condizioni per farlo (come ad esempio quei Paesi con cui l’Italia ha finalizzato un accordo e una convenzione apposita).



Tassazione sulle pensioni estere: eccezioni e regole

La tassazione sulle pensioni estere solitamente prevede una doppia imposizione fiscale. Prima di trasferirsi in un paradiso fiscale sarebbe meglio accertarsi della fiscalità e del rapporto che vige tra l’Italia e lo Stato in cui si vuol godere il resto dei propri anni.



Indipendentemente dalla doppia imposizione o meno tutte le pensioni prodotte all’estero ma con nazionalità e residenza italiana vanno dichiarate alla nostra Agenzia delle Entrate locale. Esistono pochissimi casi in cui ciò non è obbligatorio:

  1. Se il pensionato italiano percepisce delle rendite AVS;
  2. Pensionati italiani che però godono di una sola nazionalità (quella dello Stato erogatore);
  3. Le pensioni di invalidità estera (assegnata da un organismo non presente in Italia ma assimilabile alla nostra INAIL).

Come contenuto nell’articolo 165 del TUIR nei primi due casi il contribuente italiano può abbattere l’Irpef al pari di quanto percepito come pensione estera. Nel terzo caso qualora fosse avvenuto un prelievo fiscale anche da parte dello Stato erogatore, lo stesso potrà essere richiesto come rimborso (senza credito d’imposta) all’autorità estera.



Come calcolare le tasse da pagare in Italia sulle pensioni estere

Per il calcolo della tassazione italiana sulle pensioni estere occorre conoscere minuziosamente l’iter burocratico che c’è tra gli Stati interessati. La prima operazione è quella di approfondire le eventuali convenzioni che l’Italia ha stretto con il Paese che eroga la pensione estera.

Il trattamento fiscale differisce in base alla natura del rapporto pensionistico: se ad esempio è privato oppure pubblico.

Per esempio in Francia, Svizzera, Germania, Belgio, Regno Unito, Argentina, Venezuela, Spagna e Stati Uniti le pensioni pubbliche vengono tassate soltanto in Italia qualora il contribuente avesse solo nazionalità italiana. Mentre le pensioni private sono assoggettate unicamente in Italia.

Oppure ponendo l’esempio del Canada, sia le pensioni private che quelle pubbliche sono assoggettate ad imposta solo in Italia a patto che l’ammontare non sia oltre i 12.000 euro o dollari canadesi.