Meno emissioni, più tasse. Gli italiani ogni anno si trovano a fare i conti con una vera e propria stangata che riguarda un numero ingente di tasse ambientali: per l’Europa, l’Italia rappresenta un vero tesoretto da imposte Green, nonostante sia uno tra i Paesi che inquina meno. A mostrarlo è il rapporto di Confartigianato presentato in occasione della prima edizione nazionale della “Settimana per l’Energia e la sostenibilità”. Come si legge, “per la tassazione ambientale gli italiani pagano 13,4 miliardi in più rispetto alla media Ue, pari a 260 euro pro capite”. Infatti, come prosegue il report, “la tassazione ambientale in Italia è pari al 3% del Pil, mentre la media dei Paesi europei si ferma al 2,2% del Pil”.



Nello specifico, “il maggior prelievo fiscale ambientale (79.8%) riguarda i consumi di energia. Nel dettaglio, le accise sui carburanti pesano per il 44.6%, le imposte sull’energia elettrica per il 22.9% e le imposte sul gas per il 6.3%. Segue il capitolo trasporti, all’intento del quale le voci più rilevanti sono quelle delle tasse automobilistiche a carico delle famiglie, l’imposta sulle assicurazioni Rc auto e le tasse automobilistiche a carico delle imprese”. La ragione che subisce maggiore tassazione ambientale è la Lombardia, seguita da Veneto, Emilia-Romagna, Lazio, Piemonte, Toscana, Campania, Sicilia e infine Puglia.



Inquiniamo meno ma paghiamo più tasse ambientali

Nel report di Confartigianato riguardo le tasse ambientali viene mostrato anche come i prezzi dell’energia elettrica e del gas pagati dalle imprese italiane nell’ultimo anno siano superiori alla media europea. Le pmi hanno infatti speso per l’elettricità 291 euro al MWh, il 25.6% in più rispetto alla media europea di 214 euro. Alle piccole imprese il gas è costato 102 euro al MWh, il 31.7% in più rispetto agli altri Paesi europei, fermi a 78 euro. Nonostante la pressione fiscale ambientale sia tra le più alte in Europa, tra il 2012 e il 2021 la spesa media in conto capitale dello Stato e delle pubbliche amministrazioni locali per la tutela dell’ambiente, è scesa del 34.4% rispetto al decennio precedente, spiega il Giornale.



Dunque, lo Stato dedica meno risorse all’ambiente ma “spreme” di più cittadini e imprese. L’Italia, inoltre, registra un valore di emissioni di gas serra per abitante inferiore del 10% rispetto alla media Ue. Dunque, come testimonia il rapporto di Confartigianato, l’ambiente è una scusa per tassare sempre più i cittadini. Gran parte di queste tasse ottenute relative all’ambiente, infatti, vengono usate per altre finalità. Si tratta di un vero paradosso: inquiniamo meno ma paghiamo molto di più.