Valgono un tesoretto da 8,4 miliardi di euro le scadenze fiscali di oggi 20 agosto, termine fissato dal Governo per chi ha deciso di rinviare dal 20 luglio ad oggi la precedenze scadenza con una lieve maggiorazione sul pagamento (lo 0,4%). Scadono infatti oggi i versamenti risultati dalla dichiarazione dei redditi 2020 – Irpef, Ires e imposte sostitutive – per tutti i titolari di Partita Iva che avevano come scadenza iniziale il 30 giugno, poi slittata al 20 luglio per l’intervento del Governo in pieno caos Covid-19 e infine riportato al 20 agosto ma con maggioranza nel pagamento. La scadenza delle tasse di oggi riguarda quasi 4,5 milioni di partite Iva (tra pagelle fiscali e regime forfetario) con il completamento richiesto del saldo 2019 e acconto 2020: resta così del tutto inascoltato l’appello lanciato da commercialisti e specialisti del settore che chiedevano maggiore elasticità nelle scadenze per via della carenza di liquidità per moltissime aziende e singoli autonomi. Nel Dl Agosto il Governo ha pensato ai versamenti dei mesi di chiusura per Covid con rateizzazione in 24 rate che partirà il 16 gennaio 2021: nel caso però del secondo acconto 2020 il Governo pensa a versamenti di fine novembre da far slittare al 30 aprile 2021, a condizione – spiegano dal Sole 24 ore – di «aver riportato nella prima metà di quest’anno una contrazione di almeno il 33% di fatturato e corrispettivi rispetto al primo semestre del 2019».



TUTTE LE SCADENZE FISCALI DI OGGI

Il rischio ingorgo è però presto che servito visto che oggi 20 agosto non vi sono solo le scadenze fiscali relative alle dichiarazioni dei redditi: scade oggi il pagamento Iva con modello F24 e le ritenute Irpef oltre ai contributi Inps per i titolari di Partiti Iva con sostituto d’imposta. Scade sempre oggi la tassa per la seconda rata per le partite Iva che hanno scelto la rateizzazione dei versamenti delle imposte dovute a saldo ed acconto; il 20 agosto è poi l’ultimo giorno stabilito dal Mef e dall’Agenzia delle Entrate per pagare il diritto annuale camerale (sempre con maggiorazione al 0,40%). Un vero e proprio ingorgo fiscale nel pieno del mese delle vacanze che fa salire la preoccupazione sulle prossime scadenze d’autunno, dove andranno presi provvedimenti importanti onde evitare un doppio se non triplo ingorgo di quanto non visto il 20 luglio o oggi stesso. In attesa di una vera e propria riforma fiscale, la cittadinanza e le imprese si apprestano ad un’altra giornata di “passione” tra scadenze, cartelle e linee telefoniche roventi con i propri commercialisti.

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