Il mese di dicembre ha visto un incremento del tasso d’interesse sui mutui e sui prestiti, in particolare per coloro che vogliono sottoscrivere un contratto per acquistare una casa con il tasso variabile.

Tassi sui mutui: sforato il 3,44% a gennaio

L’Associazione bancaria italiana (ABI) ha emanato il bollettino che fotografa la situazione generale e che determina l’incremento del tasso sui mutui per le famiglie. Come sappiamo i tassi di interesse per le famiglie e imprese sono notevolmente aumentati punto nel mese di dicembre infatti hanno sfondato il muro del 3%. Questo implica una difficoltà maggiore nella stipulazione dei contratti di prestito per quanto riguarda gli utenti privati, oltre ad una diminuzione del potere d’acquisto del denaro, aumento dei prezzi dei beni con conseguente aumento della povertà. Il tasto di interesse di riferimento per le imprese italiane è quindi salito al 3,44%, ed ha già causato notevoli disagi soprattutto per le giovani coppie che necessitano di stipulare un contratto di mutuo per l’acquisto della prima casa.



Tassi sui mutui: le famiglie s’indebitano per pagare la casa

Molto spesso coloro che volevano optare o che hanno già optato per un tasso variabile stanno vivendo momenti molto bui. Il governo Meloni però ha stabilito anche una exit per coloro che hanno un reddito annuo inferiore ai 35.000: i casi sarà possibile optare per un cambio del contratto con uno a tasso variabile.



Le decisioni relative alla politica monetaria discusse all’interno della Banca Centrale Europea (BCE) hanno ovviamente impattato la domanda sui finanziamenti, che nel 2023 sono già previsti in calo, così come lo erano negli ultimi due mesi del 2022. Inoltre è stato registrato anche un rallentamento significativo sulla richiesta di finanziamenti, mentre i prestiti sono aumentati del 2,1%, rispetto ad un anno fa. Rispetto a novembre invece la statistica aveva visto un aumento del 2,8% per le imprese e addirittura del 3,8 Per quanto riguarda i prestiti concessi alle famiglie appunto questo significa che gli italiani si stanno indebitando, la maggior parte di questi soprattutto per pagare le spese dell’affitto o del mutuo.