Come sappiamo l’aumento dei tassi di interesse ha determinato anche l’aumento dei tassi sui mutui. Le scelte economico finanziarie della Banca Centrale Europea finiscono in inevitabilmente per abbattersi sull’economia reale dei consumatori, che ogni mese sono costretti a vedere lievitare l’importo della propria rata. E allora qual è la scelta più giusta da fare?



Tassi sui mutui: come resistere agli aumenti

Sono molti gli italiani che si stanno domandando se è più giusto allungare la durata del mutuo oppure effettuare una surroga modificando radicalmente il contratto iniziale, visto che questo è previsto anche dalla legge di bilancio 2022 che permette a tutte quelle persone che abbiano un reddito inferiore a 35 mila euro l’anno di rinegoziare il mutuo con la banca. Ma quale potrebbe essere effettivamente la strategia più interessante da attuare per poter risparmiare sulla rata anche con un tasso di mutuo elevato? Fermo restando che qualsiasi sia la scelta adottata, i tassi di interesse sono a tutt’oggi molto elevati e dunque sarà quasi impossibile vedere ridurre la rata mensile esattamente ai livelli pre guerra.



Tassi sui mutui: le tre strategie

Prima di tutto bisogna sapere che un mutuo può essere rinegoziato con il proprio istituto di credito, ma la trattativa deve essere effettuata secondo alcuni criteri e non è del tutto semplice.

Ad esempio un consumatore potrebbe decidere di passare da un mutuo a tasso variabile ad uno a tasso fisso, anche se c’è chi sostiene che restare con un tasso variabile potrebbe apportare benefici maggiori in un futuro, allora quando si registrerà un’inversione di tendenza.

Ma le rate potrebbero realmente essere insostenibili per le famiglie e ciò potrebbe determinare una rinegoziazione del contratto di mutuo con il fine di passare ad un mutuo a tasso fisso oppure un mutuo a tasso misto.



L’altra strategia adottata da molte persone è quella di allungare la rata del mutuo, contestualmente modificandone anche la tipologia e quindi oltre a rinegoziare un mutuo a tasso variabile trasformandolo in un tasso fisso, queste famiglie decidono anche di allungare gli anni di saldo passando, ad esempio, da un contratto di mutuo a 10 anni ad un contratto di mutuo a 30 anni. Questa scelta però deve essere valutata attentamente, tenendo anche conto delle proprie possibilità economiche.

La terza ipotesi è quella della sospensione del mutuo per un determinato periodo di tempo, ciao permetterebbe alle famiglie di prendere tempo, in attesa di un’inversione di tendenza e una rinegoziazione del mutuo in tempi maggiormente favorevoli.