L’aumento dei tassi da parte della BCE è una conseguenza dell’aumento dell’inflazione, ma a lungo andare sta seriamente mettendo in crisi il mercato immobiliare. Infatti l’aumento dei tassi causa inevitabilmente l’aumento dei tassi sui mutui variabili e fissi, con il conseguente incremento della rata mensile: cosa accadrà dunque al mercato a seguito degli ultimi rialzi di luglio 2023?



Tassi sui mutui: il rincaro di luglio e l’impatto nel mercato immobiliare

Il rialzo dei tassi sui mutui si sta già verificando da gennaio 2022, quindi nel periodo immediatamente precedente alla guerra in Ucraina che ha contribuito all’incremento dell’inflazione. Secondo le previsioni di Facile.it, per il periodo relativo al 2023, si andrà inevitabilmente in contro ad un nuovo rialzo anche per la fine del 2023, una situazione che non potrà fare a meno di riflettersi anche nel 2024.



I pochi fortunati che sono riusciti a sottoscrivere un tasso d’interesse allo 0,67% o comunque al di sotto dell’1%, avranno capito di essere salvi quando il trend del costante incremento dei tassi sui mutui ha toccato quota 4,95%.

Tassi sui mutui: l’incremento potrebbe arrivare a 5400 euro all’anno nel 2024

Ciò ha comportato un incremento della rata è aumentata dai 456 euro iniziali ai 726 euro mensili. Nel 2022 c’è stato un esborso del 60% in più, che potrebbe aumentare ancora – in seguito alle decisioni dell’Euribor – fino al 61% entro il 2023. La situazione potrebbe stabilizzarsi solo a metà del 2024.



Il mercato immobiliare ha subito dunque una flessione dovuta proprio al caro mutuo e, in alcuni casi, all’inaccessibilità dello stesso che ha causato, più in generale, anche un rincaro dell’accesso al credito che ha finito per penalizzare anche le aziende.

In poche parole, sottoscrivere un mutuo oggi, in una situazione di rincaro generale potrebbe comportare un esborso complessivo anche di 2300 euro all’anno che potrebbero addirittura raddoppiare nel 2024 arrivando cioè a 5400 euro .