Lo spread impazzito nel mese di giugno ha portato il tasso base Eurirs a raddoppiare con tutte le conseguenze del caso, nella fattispecie al raddoppio dei tassi sui mutui, il fisso arriva a 3% il variabile al 1%.
Tassi sui mutui: le cause dell’aumento
Si tratta di una conseguenza delle tensioni finanziarie dovute al conflitto internazionale che hanno provocato l’incremento dell’inflazione e la conseguente presa di posizione da parte della Banca Centrale Europea che già nel mese di luglio ha dichiarato di voler incrementare i tassi. In particolare il primo tasso base Eurirs che in Europa guida ai prestiti immobiliari in vista dei rialzi dei tassi ufficiali di luglio e che ha visto l’incremento del 1,95% Il 5 maggio e del 2,34 il 23 giugno.
Ormai avere i tassi di interesse sui mutui inferiori al 1% è quasi un’utopia. Mutui online.it infatti dichiara che per un mutuo a 25 anni con copertura del 80% su €300000 il tasso di interesse parte da 2,76% e arriva addirittura al 3,58%.
Tassi sui mutui: in aumento anche il variabile
Anche il tasso variabile su un immobile mutuato per 25 anni al 80% supera la soglia del 1% e quindi parte da 0,86 % fino ad arrivare allo 0,99%.
La situazione peserà principalmente su gli under e gli over 36 che avranno necessità di ottenere una fideiussione da parte dei genitori per potersi permettere un mutuo per l’acquisto della prima casa.
Il consiglio dunque di valutare caso per caso se sia migliore il tasso variabile rispetto ad un tasso fisso e viceversa. Le situazioni infatti cambiano caso per caso, zona per zona e non è detto che un tasso fisso sia più sicuro rispetto ad un tasso variabile.