Si dice spesso che un grande amore sia difficile da dimenticare, ma che il tempo possa aiutare a lenire le ferite. Ed è per questo che si può finire per innamorarsi di un’altra persona quando chi ha fatto parte del passato, seppure sia stato importante, non ci sia più. Una sensazione che però non ha provato Valeria Fabrizi, che ancora adesso conserva dentro di sè il ricordo del marito, Tata Giacobetti, scomparso il 2 dicembre 1988, poco prima che la coppia festeggiasse i venticinque anni di matrimonio.



Dalla loro unione sono nati due figli, Giorgia, che la segue ancora costantemente, e Alberto, morto pochi giorni dopo la nascita a causa di un ictus cerebrale. Quella tragedia aveva spinto l’attrice a ritirarsi, ma è stata proprio la figlia a spingerla a non mollare e a tornare a lavorare.

Il grande amore tra Valeria Fabrizi e Tata Giacobetti: lui è sempre nel suo cuore

Nonostante siano passati tanti anni, Suor Costanza (questo il nome del suo personaggio in “Che Dio ci aiuti”), è ancora legatissima al marito: “Mi manca tanto – aveva raccontato a Pierluigi Diaco, ospite di ‘Vieni da me’ -. Avevamo organizzato una festa per i 25 anni di matrimonio, ma è morto pochi mesi prima. Prima di chiedermi in sposa mi ha cantato ‘My Funny Valentine’, mi disse se poteva essere il mio fidanzato. Mi disse che per me ci sarebbe sempre stato”.



L’idea di avere un altro uomo nella sua vita non è però mai entrata nella testa della Fabrizi, convinta che Tata sia il suo grande amore e non si è mai pentita di questa scelta. “Non ne sentivo la necessità, poi c’era sempre il paragone con lui. Ero e sono molto mammona, ho avuto Giorgia vicino, per cui non sentivo la necessità di un uomo accanto” – ha concluso.

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