E’ una prestazione monstre quella di Jayson Tatum, che nella sfida fra Boston e Philadelphia, match valevole per le semifinali della conference East, ha segnato 51 punti. Una prova che ha permesso ai suoi di strapazzare i 76ers con il risultato di 112 a 88, vincendo così Gara 7 e accedendo alle finali di conferenza. Mercoledì prossimo a Boston, nella notte italiana, si terrà Gara 1 contro Miami, la rivincita della passata stagione, quando l’ex compagine di Larry Bird riuscì ad avere la meglio sulla squadra della Florida.
La speranza per i Celtics e i suoi tifosi, è che Jayson Tatum possa regalare un’altra prova incredibile come quella della scorsa notte, giocando da MVP di fronte al vero MVP stagionale, Embiid, che invece ha completamente deluso le attese. Una vera e propria serata di grazia quella di Tatum, che ha lasciato il parquet con 51 punti 11 su 18 dal campo, sei su 10 da tre e 11 su 14 ai tiri liberi. Tutt’altra cosa invece in casa Philadelphia, dove le stelle di Phila non sono mai riuscite ad incidente, a cominciare dal sopracitato Embiid che ha chiuso con un pessimo cinque su 18 dal campo, per una serata davvero no.
JAYSON TATUM, 51 PUNTI CONTRO PHILADELPHIA: DOPO LA RIPRESA UNA GARA A SENSO UNICO
Lo stesso è accaduto per Harden, che ha fallito clamorosamente, mancando ancora una volta l’appuntamento con l’anello. E pensare che Philadelphia era partita bene in Gara 7, con un vantaggio 29 a 23, ma poco dopo Boston aveva recuperato terreno portandosi sul 35 pari. Il Garden ha quindi iniziato a prendere coraggio, e all’intervallo i padroni di casa erano avanti 55 a 52, con Tatum già a quota 25 punti.
Nella ripresa è stata poi un’apoteosi verde con Boston che ha allungato a +10, 65 a 55, e Tatum che ha toccato quota 30 punti. Il vantaggio è diventato +18 grazie ad un clamoroso parziale per i padroni di casa di 24 a 3 e una gara virtualmente già chiusa. Dopo il 79 a 58 la sfida è proseguita con un 88 a 62 a circa tre minuti dalla fine, quindi la passerella finale dei padroni di casa con Tatum uscito per la standing ovation sul +30 e qualche secondo ancora di match, godendosi l’ovazione del pubblico.