«Vorrei solo rivedere mia figlia». Tefta lo continua a ripetere dal letto dell’ospedale del Policlinico di Foggia dove è ricoverata per l’aggressione del marito, Taulant Malaj. La ragazza, Jessica, è morta proprio proteggendo la madre: l’ha difesa e il padre ha riversato su di lei la sua furia, dopo aver ucciso l’uomo che considerava il presunto amante della moglie, Massimo De Santis. Tefta vuole vedere la salma, ma i medici sono scettici. La donna, sopravvissuta alla strage di Torremaggiore, ha subito un intervento chirurgico per le sei coltellate ricevute. Sta meglio, ha iniziato a riprendere coscienza, ma i medici non si esprimono ancora su quanto possa essere opportuno che veda la salma della figlia. «Decideremo insieme nel giro di 24 ore», ha dichiarato il direttore generale del Policlinico, Giuseppe Pasqualone. Peraltro, la salma della 16enne è a disposizione della magistratura, dunque servono delle autorizzazioni.
Nel frattempo, trapelano dichiarazioni choc rilasciate da Tefta a News 24 Albania, a cui ha riferito di abusi che il marito Taulant Malaj avrebbe perpetrato ai danni della figlia. «È un mostro, da due anni. L’ha molestata». Non c’è però alcuna denuncia: «È successo una o due volte. L’ha molestata. L’ha toccata, ma non abusata completamente. Mia figlia non gli voleva più parlare ed è per questo che non solo le ha rovinato la vita, ma l’ha anche ammazzata. Se non l’ha denunciato è solo per non avere una brutta nomea, si sa com’è».
“VIVA SOLO PERCHÉ MIO MARITO MI CREDEVA MORTA”
«La mia Jessica non c’è più. Lui me l’ha portata via», ha detto Tefta a La Stampa. Il ricordo di quella notte a Torremaggiore tra sabato e domenica è ancora nitido. «Jessica mi voleva difendere. Si è messa davanti a me e così mio marito l’ha colpita per le cose che lei ha detto». Di fronte agli insulti del padre Taulant Malaj nei confronti della madre, la ragazza aveva deciso di difendere quest’ultima: «Mio marito mi insultava con parolacce e lei diceva che le sue accuse erano false». La donna ha negato di aver avuto una relazione con Massimo De Santis: «Eravamo solo amici».
Si è salvato anche il figlio di 5 anni, Leonardo. «Per fortuna non lo ha colpito. Per fortuna almeno Leonardo è vivo. Lo vorrei tanto vedere, ma ancora non me lo hanno portato qui in ospedale». Tefta ha poi aggiunto: «Sono viva solo perché mio marito mi credeva morta. Ero a terra in mezzo al sangue e lui pensava fossi morta. Quando è uscito di casa io ho telefonato subito al 118». I sanitari hanno poi allertato i carabinieri di Torremaggiore che si sono subito precipitati in via Togliatti. «La mia Jessica è morta ingiustamente», continua a ripetere lei.