Dopo il voto in Senato sulle mozioni relative alla Tav che hanno sancito la spaccatura tra M5s e Lega e la bocciatura della linea pentastellata, sono tanti i commenti politici provenienti da esponenti dell’opposizione che invocano la crisi di governo. Ma in attesa di capire se Matteo Salvini deciderà o meno di strappare sono gli stessi No Tav, in una nota pubblicata sul portale notav.info, a scagliarsi contro il MoVimento 5 Stelle:”Di questa sceneggiata ne avremmo fatto volentieri a meno, l’esito era scontato. Giochi di palazzo e poltrone, equilibrismi e fanatismi li lasciamo volentieri ad altri”. Nella nota si legge:”Questo teatrino costruito sulla nostra pelle si svolge mentre decine di fogli di via vengono notificati ancora in questi minuti da carabinieri e polizia a tanti della valle che quotidianamente si spendono nelle iniziative di contrasto all’opera devastatrice”. (agg. di Dario D’Angelo)



TAV, GRILLO RISPONDE A PERINO

Aria di crisi di Governo dopo il voto del Senato sulle mozioni Tav, Lega e M5s divise più che mai. L’opposizione invoca un ritorno alle urne e, dopo Zingaretti, è arrivato il turno di Silvio Berlusconi: «Interrompere questa esperienza fallimentare a causa delle politiche M5s è un gesto di responsabilità da parte di Matteo Salvini nei confronti degli italiani». Soddisfazione in casa azzurra per l’esito del voto di Palazzo Madama, mentre il Movimento NoTav si scaglia contro il M5s e contro Matteo Salvini. Dopo l’attacco dello storico leader Perino, è l’ex garante pentastellato Beppe Grillo a prendere posizione: «Non avere la forza numerica per bloccare l’inutile piramide non significa essersi schierati dalla parte di chi la sostiene». Il comico genovese ha poi aggiunto nel lungo post pubblicato su Facebook: «I suoi sforzi per insultare me ed il movimento, con tarda pacatezza, esprimono la dinamicità di un fermacarte, incapace di farsi delle nuove domande, mentre l’avversario ha già cambiato pelle moltissime volte». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



TAV, BOCCIATA MOZIONE M5S

Importanti aggiornamenti sul voto del Senato sulla Tav: bocciata la mozione del Movimento 5 Stelle contro la Torino-Lione, approvata con 180 sì quella presentata dal Partito Democratico pro alta velocità. Via libera anche per le altre tre mozioni a favore, ovvero quelle di +Europa (181 sì), Fratelli d’Italia (181 sì) e Forza Italia (182 sì). Preclusa e non messa ai voti la mozione di Liberi e Uguali, contraria alla grande opera. «Ci saranno conseguenze politiche», l’avviso del capogruppo della Lega Massimiliano Romeo, con fonti di Governo che parlano di «esecutivo in mare aperto» secondo Sky Tg 24. Maggioranza spaccata sulla Tav, dunque, con Romeo che ha rincarato la dose: «Ci sono troppi ostacoli che impediscono a questo governo di crescere. Noi vogliamo andare avanti, non indietro». Non si placano le polemiche, con i grillini che accusano gli alleati di Governo di aver “inciuciato” con il PD, messo nel mirino a sua volta per aver sfiduciato Salvini alla Camera e aver accorciato la mozione sulla Torino-Lione per andare incontro al Carroccio. Attesi aggiornamenti… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



TAV, M5S ALL’ATTACCO: “INCIUCIO LEGA-PD”

Sono iniziati alle ore 9.00 i lavori al Senato per la Tav Torino-Lione, con Palazzo Madama chiamata al voto su ben sei mozioni: due contrarie all’alta velocità (M5s e LeU), quattro favorevoli (Pd, Forza Italia, + Europa e Fratelli d’Italia. Dopo essere state illustrate, saranno votate per parti separate attorno all’ora di pranzo. E sono già stati registrati i primi momenti di tensione in aula: dopo l’annuncio del capogruppo Massimiliano Romeo del sì del Carroccio alla mozione del Partito Democratico, i senatori del Movimento 5 Stelle hanno invocato l’inciucio tra Lega e dem. Matteo Salvini, finito nel mirino anche di Danilo Toninelli, su Facebook è stato laconico: «Come si fa a lavorare così???». E c’è di più: come riporta l’Ansa, da via Ballerio preannunciano una lunga giornata, preannunciando una battaglia sul filo della crisi. Come vi abbiamo spiegato, Salvini è pronto a sollevare il problema politico e molto dipenderà dalla reazione del Movimento 5 Stelle, che dovrà digerire la Torino-Lione… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

TAV, TENSIONE LEGA-M5S: CONTE “GOVERNO NON RISCHIA”

Il Decreto sicurezza bis ha ottenuto il via libera definitivo, oggi un altro test per il Governo Lega-M5s: oggi il voto al Senato sulla Tav Torino-Lione, parlamentari chiamati ad esprimersi sulle mozioni presentate sull’alta velocità. «Il governo può cadere anche prima di settembre», questo il commento sibillino di Matteo Salvini registrato ieri, ma il premier Giuseppe Conte non ha dubbi sulla tenuta dell’esecutivo gialloverde anche di fronte a un tema spinoso come la Torino-Lione: «Il voto odierno non prefigura in alcun modo un sindacato sull’operato del Governo, né tantomeno sull’operato del presidente del Consiglio», la frenata di Palazzo Chigi.In aula saranno presenti anche Salvini e Di Maio: Tg Com 24 spiega che il ministro dell’Interno sarebbe pronto a porre un problema politico subito dopo il voto. Il vice premier grillino, invece, sarà presente a Palazzo Madama per lanciare una campagna di rivendicazione delle «battaglie» penta stellate, tra le quali rientra la Tav.

TAV TORINO-LIONE, OGGI IL VOTO AL SENATO

La prima mozione in votazione a Palazzo Madama sarà quella del Movimento 5 Stelle, da sempre contrario alla grande opera ma criticato aspramente dai NoTav: «La mozione del Movimento 5 stelle contro la Torino-Lione è un’idiozia. È una maniera per cercare di salvarsi la faccia, ma non ci riescono. Anzi, è proprio una presa per i fondelli», le parole del leader storico Alberto Perino riportate da Repubblica. La mozione grillina difficilmente passerà: ai voti della Lega si aggiungeranno sicuramente quelli di Partito Democratico, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Ma, evidenzia Il Fatto Quotidiano, tra le opposizioni sta crescendo la tentazione di uscire dall’aula per fare emergere le contraddizioni tra Carroccio e grillini. «Se passa la mozione M5S il governo potrebbe finire, fatelo cadere», la provocazione del dem Carlo Calenda, anche se sia Pd che Forza Italia hanno già chiarito che voteranno a favore delle proprie mozioni…