L’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares, intervistato dal Quotidiano Nazionale, ha illustrato i progetti del gruppo per l’Italia in vista della svolta elettrica del mercato delle auto. Affermando che sono previsti incentivi per tutti, specialmente per lo stabilimento di Mirafiori e in tutte le altre sedi nelle quali verranno investiti 240 milioni e si prevede di produrre almeno un milione di auto, differenziando i reparti e le specializzazioni. Altri finanziamenti saranno destinati allo sviluppo di una gigafactory di batterie. Un piano quindi, che vuole confermare le intenzioni di non abbandonare l’Italia, ma anzi, di restare con un certo senso di responsabilità e gratitudine, ma sempre con le giuste condizioni di stabilità che dovranno essere offerte dall’Europa per sostenere il necessario cambiamento dell’industria automobilistica.



Altro obiettivo è quello dell’espansione di nuovi impianti e della progettazione di nuovi modelli di auto, che dovranno sostenere l’ambizioso traguardo dell’aumento delle esportazioni, arrivato già al 63%. Per questo, aggiunge Tavares: “L’Italia è l’unico paese al mondo nel quale stiamo investendo su due differenti piattaforme: la medium a Melfi e la large a Cassino“.



Carlos Tavares: “Nuovi produttori di auto in Italia? Servirebbero piuttosto più consumatori”

Carlos Tavares, amministratore di Stellantis, ha anticipato alcuni dei piani produttivi che verranno implementati in Italia grazie agli incentivi del governo per la svolta elettrica. Finanziamenti e sussidi che saranno necessari a sostenere la transizione, che potrebbe richiedere anche 10 anni. Dovrà però essere studiata una soluzione per evitare che anche le aziende cinesi beneficino degli incentivi, per questo il manager afferma che i governi, non solo dovranno evitare questo fenomeno, ma sostenere iniziative per permettere alle famiglie di acquistare le auto elettriche come accade in Francia col programma social leasing destinato ai bassi redditi.



Per quanto riguarda la competitività, non solo in Europa, ma anche sul territorio nazionale Tavares commenta l’ipotesi del Ministro Urso, di cercare un nuovo produttore per raggiungere gli obiettivi di vendita, dicendo: “Se ci sono concorrenti combatteremo, ma in realtà servirebbero più consumatori“. E sulla proposta di partecipazione statale alla società sottolinea: “Non credo sia necessario, non sarebbe di aiuto perchè l’azienda è già solida“. Ma conclude: “Non sta a me deciderlo“.