Se trasformare la pandemia Covid in endemia è possibile, al momento non è un obiettivo raggiungibile quello di eradicare il coronavirus, per il quale serve una strategia molto più complessa. Lo ha spiegato il dottor Marcello Tavio, noto immunologo nonché presidente di Simit (Società Italiana di Malattie Infettive e tropicali). «L’obiettivo di rinforzare il sistema immunitario dell’intero mondo contro questo virus è a portata di mano», ha spiegato nel corso del suo intervento ad Agorà Weekend. Inoltre, ha spiegato che al momento la variante Delta plus non rappresenta un motivo di preoccupazione. «Non dobbiamo preoccuparci delle nuove varianti, perché questo è il ‘mestiere’ del virus».



Inoltre, questa non è ancora una VOC. «Potrebbe avere una maggiore diffusibilità, ma non è ancora chiaramente dimostrato. Non ci sono le idee chiare sull’eventuale capacità di sfuggire sia all’immunità naturale che a quella ottenuta con i vaccini». Un aspetto però è già chiaro per l’infettivologo degli Ospedali Riuniti di Ancona: «Quello che è chiaro è che alcuni anticorpi monoclonali con questa variante non funzionano, ma per fortuna ne abbiamo altri».



DAL REGNO UNITO ALL’AUSTRIA

Il dottor Marcello Tavio ha parlato anche della situazione epidemica all’estero, soffermandosi sul Regno Unito. «Già quest’estate ha dimostrato che il vaccino da solo non basta. Lasciare liberi tutti anche con politiche vaccinali aggressive non risolve il problema, perché consente un’ampia circolazione del virus». Quindi, l’obiettivo deve essere un altro: «Ottenere il massimo della copertura vaccinale per ottenere il minimo della circolazione virale, ma mantenendo alto il livello di attenzione ai comportamenti». Per quanto riguarda, invece, la decisione dell’Austria che riserverà in caso di emergenza il lockdown solo ai non vaccinati, il presidente di Simit ha le idee chiare: «È una misura che ha delle conseguenze politiche devastanti, ma da un punto di vista tecnico ha un senso. In una situazione di emergenza come quella presa in considerazione in Austria, evidentemente si ritiene che ogni mezzo è giustificato». Pur non volendo entrare nel campo politico, è convinto che «non è una misura così antidemocratica» come potrebbe sembrare.



“GREEN PASS? IN ITALIA SCELTA GIUSTA”

«Il lockdown è stato fatto per tutti quando non c’era un vaccino, quindi ha una sua logica, si ripete quanto fatto quando il vaccino non c’era e rientrano in quella situazione», ha spiegato il dottor Marcello Tavio ad Agorà Weekend in merito al caso Austria. L’Italia, invece, per il momento può proseguire così, visto che il Green pass sta funzionando. «La strada scelta è quella giusta. Con il green pass si ottiene una vaccinazione non obbligatoria ma fortemente consigliata». Bisogna però essere pronti a cambiare in corsa se la situazione dal punto di vista epidemiologico dovesse cambiare. «Se dovessimo tornare in situazioni di emergenza, a quel punto sarebbe opportuno rendere la vaccinazione obbligatoria, ma in questo momento in Italia non c’è grazie all’alto numero di persone vaccinate e ai comportamenti eccellenti», ha concluso l’infettivologo.