Dopo che Taylor Swift ha annunciato la sua prima tournée americana in cinque anni, lo Swift’s Eras Tour, i fan della popolare pop star a stelle e strisce hanno letteralmente preso d’assalto Ticketmaster, il portale che si occupa appunto della rivendita esclusiva dei biglietti per il grande show musicale. Un tour da record quello di Taylor Swift, ben 52 tappe a cominciare dal 17 marzo del 2023 a Glendale, Arizona, quindi Nevada, Texas, Florida, Georgia, Tennessee, Pennsylvania, Massachusetts, Illinois, Michigan, Minnesota, Ohio, Missouri, Colorado, lo Stato di Washington e la California, fino all’ultimo concerto a Inglewood, Los Angeles, l’8 agosto.



La richiesta dei biglietti è stata senza precedenti, più di tre milioni e mezzo di tagliandi che hanno ovviamente mandato in tilt il sistema online di Ticketmaster. Il risultato è che più di due milioni non sono riusciti ad acquistare il prezioso tagliando, al punto che la compagnia ha dovuto annunciare la cancellazione della vendita, anche per chi era riuscito in qualche modo a prenotarsi. Ticketmaster ha reso pubbliche le proprie scuse, ma come scrive Repubblica, “il monopolio si è rivelato un boomerang”, con la conseguenza, oltre ai moltissimi fan delusi, che si è creato un vero e proprio secondo mercato con tagliandi rivenduti addirittura a 22mila dollari.



TAYLOR SWIFT, CAOS BIGLIETTI NUOVO TOUR: “SONO STRAZIATA”

Sulla vicenda è intervenuta anche la stessa Taylor Swift che ha detto di essere “straziata” da quanto accaduto, per poi aggiungere via Instagram: “Mi era stato assicurato che la storia dei biglietti sarebbe stata gestita. È molto bello che 2,4 milioni di persone siano riuscite a prendere i biglietti, ma mi dà noia sapere che molti hanno dovuto affrontare problemi. A quelli che non ce l’hanno fatta – ha concluso – dico che la mia speranza è di poter avere altre opporutinà per tutti noi di stare insieme e cantare queste canzoni”.



Una situazione che ha attirato anche l’attenzione dei politici di Washington, a cominciare dalla senatrice Dem Amy Klobuchar, che ha annunciato l’avvio delle prime audizioni per indagare sull’accaduto: “I diritti molto alti sulle vendite – ha commentato la stessa – e la cancellazione mostrano come la posizione dominante di Ticketmaster non debba confrontarsi con il mercato e non senta nessuna necessità di migliorarsi. Vogliamo capire come funziona l’industria dell’intrattenimento, che danneggia i clienti e gli stessi artisti”. Ticketmaster, dal suo canto, ha respinto qualsiasi accusa, negando l’esistenza di “violazioni al sistema”, ma secondo i senatori non è da escludere un intervento del dipartimento Giustizia se venissero accertate irregolarità.