Un nuovo – l’ennesimo in soli 100 giorni di governo – sta investendo il neoeletto premier del Regno Unito Keir Starmer che questa volta si trova a far fronte a non pochi imbarazzi causati (niente meno) che dalla celebre pop star Taylor Swift che ha appena chiuso un lunghissimo – e milionario – tour mondiale che l’ha portata in diverse occasioni tra giugno ed agosto ad esibirsi negli stadi inglesi; il tutto intervallato dalla minaccia di un attentato durante le date (annullate) a Vienna che hanno portato la mamma e manager di Taylor Swift a chiedere ai laburisti al governo britannico una serie di accorgimenti speciali per ospitare la figlia.



Secondo quanto hanno ricostruito da diversi media britannici alcune settimane dopo il tour estivo di Taylor Swift, la mamma-manager – temendo, appunto, possibili attentati durante i concerti della figlia – prima delle date previste per agosto avrebbe chiesto (preteso?) al governo inglese di concedere la scorta armata per i suoi spostamenti: neanche a dirlo le autorità avrebbero immediatamente negato l’autorizzazione, portando la manager a minacciare l’annullamento di entrambi i concerti che erano – da tempo – andati soldout.



A quel punto le autorità inglesi non avrebbero fatto una piega, ma a sostenere la battaglia di Taylor Swift (e l’impiego di ingenti fondi statali per attivare una scorta concessa solamente a capi di stato e ministri di vario tipo) sono arrivati sia la ministra degli Interni laburista Yvette Cooper, che il sindaco londinese Sadiq Kahn che sono riusciti ad ottenere il parere positivo dell’avvocato di Stato Richard Hermer scongiurando l’ipotesi dell’annullamento delle date che hanno sostenuto – non poco – il turismo inglese.

Keir Starmer investito dal Taylor Swift gate: lui nega i biglietti gratis, ma le opposizioni incalzano

Fin qui verrebbe da dire che – per quanto singolare – non ci sia nulla di sbagliato nella decisione di concedere la costosissima scorta armata a Taylor Swift; non fosse che alcuni giornalisti hanno rispolverato le foto del premier Starmer ai concerti (lo ricordiamo: completamente soldout da mesi) della pop star scoprendo così che sia lui, che i già citati Kahn e Cooper avrebbero ottenuto – come fosse una sorta di ‘ringraziamento’ – biglietti gratuiti per le date inglesi per loro e alcuni familiari.



Dal conto suo sia Starmer che tutti gli altri coinvolti nella bufera hanno fermamente negato di aver ricevuto i biglietti per Taylor Swift in seguito alla decisione di concedere la scorta, ricordando – peraltro – che Scotland Yard ha completa liberà operativa e non è tenuta a rispettare le decisioni dello Stato o del governo; ma nel frattempo il tritacarne mediatico è stato avviato e con le opposizioni che hanno una nuova leva per criticare il laburista, la sua popolarità (specie in vista dell’imminente manovra finanziaria) è destinata a calare ulteriormente a picco.