La Tbc ha attuato il sorpasso ai danni del Covid ed è tornata a vestire i panni del maggiore killer infettivo su scala internazionale. Un primato tutt’altro che invidiabile, ma confermato ai microfoni dell’AFP da Mel Spigelman, presidente dell’associazione no-profit TB Alliance, il quale ha reso noto che, con il costante calo dei decessi globali dovuti alla pandemia, “la tubercolosi ha riguadagnato il primo posto”. I dati forniti dal sodalizio sopra menzionato, impegnato nello sviluppo e nella distribuzione di farmaci a basso costo e ad azione rapida contro la malattia, rimarcano che la tubercolosi uccide 4.109 persone al giorno, mentre sono 1.449 coloro che perdono la vita quotidianamente a causa del Covid (statistica Johns Hopkins University, ndr).
Complice la necessità di fronteggiare l’avanzata del Coronavirus, nel 2020 il numero di decessi annuali per tbc è aumentato per la prima volta in un decennio: “Siamo passati da quello che onestamente considero un progresso incredibilmente lento, ma almeno un progresso, a un’inversione di tendenza – ha detto Spigelman –. È stata una grave battuta d’arresto e sono molto preoccupato che i progressi compiuti, già erosi dal Covid, possano essere ulteriormente erosi”.
TBC UCCIDE PIÙ DEL COVID: “SE I RICCHI DI TUTTO IL MONDO SI AMMALASSERO, CI SAREBBE UN’ATTENZIONE DIVERSA”
Inoltre, come riferito ad AFP da Spigelman, le difficoltà economiche globali e le crescenti tensioni geopolitiche hanno spinto i principali donatori della lotta alla tubercolosi a stringere i cordoni della borsa, complici anche gli investimenti connessi alla lotta contro il Covid. Anche per questa ragione Spigelman ha teso a sottolineare che “siamo più vicini all’inizio di questo viaggio che alla sua fine” e che servono risorse per distribuire i medicinali ai pazienti che ne hanno bisogno.
Non si respira un clima d’urgenza nel fronteggiare la tbc solo per via del fatto che è “una malattia dei poveri. Se i ricchi di tutto il mondo si ammalassero, credo che la risposta sarebbe molto diversa. Se ci fossero i finanziamenti, scommetto che si potrebbe debellare”, ha chiarito Spigelman. Ad oggi, i vaccini candidati contro la tbc languono, senza peraltro che vi siano fondi per svilupparli, e non ci sono stati tentativi di introdurre test come quelli sviluppati per il Covid.