Al termine del Te deum di ringraziamento per il 2022 che sta per volgere al termine, mentre i fedeli defluivano, Papa Francesco ha lasciato in carrozzella la basilica di San Pietro e ha percorso il tratto che porta al presepe ligneo al centro della piazza. Lungo il tragitto è stato accompagnato dalla folla che per salutarlo si accalcava lungo le transenne, così pure durante il tragitto inverso. Arrivato davanti al presepe, il Santo Padre ha sostato da solo a lungo, in preghiera, mentre la banda della Guardia Svizzera vaticana eseguiva canti natalizi.
Si chiude così questa giornata dolorosa per la Chiesa intera, ma soprattutto con la riflessione di Bergoglio sulla gentilezza. “Con commozione ricordiamo la sua persona così nobile, così gentile”. In questi nove anni avevano avuto la possibilità di conoscersi ancora più a fondo e pochi giorni fa il Santo Padre aveva parlato di Benedetto XVI come di un “santo”, oggi ha aggiunto: “Solo Dio conosce il valore e la forza della sua intercessione, dei suoi sacrifici offerti per il bene della Chiesa”. (agg. di Silvana Palazzo)
TE DEUM 2022, DIRETTA VIDEO STREAMING: LA GRATITUDINE DI FRANCESCO
Gratitudine è il sentimento che pervade il Te deum, ancor più oggi, nel giorno della morte di Joseph Ratzinger, il Papa emerito Benedetto XVI. Lo ha espresso Papa Francesco nell’omelia del tradizionale Te Deum di fine anno, in cui non poteva non ricordare la morte di Ratzinger. Facendo riferimento alla virtù della gentilezza, “come stile di vita che favorisce la fraternità e l’amicizia sociale”, Bergoglio ha affermato che “in questo momento il pensiero va spontaneamente al carissimo Papa emerito Benedetto XVI, che questa mattina ci ha lasciato”. Il Santo Padre ha aggiunto: “Con commozione ricordiamo la sua persona così nobile, così gentile. E sentiamo nel cuore tanta gratitudine”. Quella “a Dio per averlo donato alla Chiesa e al mondo; gratitudine a lui, per tutto il bene che ha compiuto, e soprattutto per la sua testimonianza di fede e di preghiera, specialmente in questi ultimi anni di vita ritirata”.
Ma Papa Francesco nell’omelia del Te Deum 2022 ha proseguito sul tema della gentilezza, che è “un fattore importante della cultura del dialogo, e il dialogo è indispensabile per vivere in pace, da fratelli, che non sempre vanno d’accordo – è normale – ma che però si parlano, si ascoltano e cercano di comprendersi e di venirsi incontro”. Quindi, ha invitato i fedeli a pensare a cosa sarebbe il mondo senza il dialogo di persone generose. “Il dialogo perseverante e coraggioso non fa notizia come gli scontri e i conflitti eppure aiuta discretamente il mondo a vivere meglio”. Non è solo questione di galateo per il Santo Padre: “Non è questione di etichetta, di forme galanti… No, non è questo che intendiamo qui parlando di gentilezza. Si tratta invece di una virtù da recuperare e da esercitare ogni giorno, per andare controcorrente e umanizzare le nostre società”.
C’è poi l’attacco all’individualismo consumista, i cui danni “sono sotto gli occhi di tutti” per Papa Francesco. “E il danno più grave è che gli altri, le persone che ci circondano, vengono percepite come ostacoli alla nostra tranquillità, alla nostra comodità”. Il monito di Bergoglio riguarda una società “individualistica e consumistica” che “tende ad essere aggressiva, perché gli altri sono dei concorrenti con cui competere. Eppure, proprio dentro queste nostre società, e anche nelle nostre situazioni più difficili, ci sono persone che dimostrano come sia ancora possibile scegliere la gentilezza e così, con il loro stile di vita, diventano stelle in mezzo all’oscurità”. (Agg. di Silvana Palazzo)
TE DEUM 2022, DIRETTA VIDEO STREAMING: IN PREGHIERA PER RATZINGER
Il Te Deum di fine anno viene a coincidere in questo 2022 con la morte di Joseph Ratzinger, il Papa emerito Benedetto XVI. La Celebrazione dei Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio presieduta da Papa Francesco e il Te Deum di ringraziamento di fine anno, dunque, acquista ulteriore significato oggi. Cantare il Te Deum non è come fare un banale rendiconto di luci e ombre di questo anno che stiamo archiviando, ma partire da un ringraziamento per arrivare ad un augurio per il nuovo anno.
Un augurio non vuoto, ma che si deve arricchire delle esperienze maturate in questi mesi. Nel frattempo, i fedeli si affollano in una piazza San Pietro blindata. La notizia della morte del Papa emerito sta, infatti, richiamando nella simbolica piazza del Vaticano una grande folla che non mancherà di omaggiare Ratzinger in occasione del Te Deum, anzi ci si aspetta un riferimento da parte di Bergoglio. (agg. di Silvana Palazzo)
TE DEUM 2022, DIRETTA VIDEO STREAMING: PAPA FRANCESCO IN SAN PIETRO
“Te Deum Laudamus”: da tre anni a questa parte, prima con la pandemia e ora con la guerra e la crisi energetica, “ringraziare” per l’anno appena trascorso appare impresa quantomeno “utopica”: e invece l’invito della Chiesa con la recita del “Te Deum” e dei Primi Vespri dell’anno è tutt’altro che fuori luogo. Il ringraziamento a Dio nel giorno di Maria Santissima Madre di Dio – ultimo giorno dell’anno – è tradizione di Capodanno ma l’esatto contrario della mera “formalità”: serve infatti, secondo l’insegnamento della Dottrina Sociale della Chiesa, per “ritrovare” quel legame profondo tra il cuore tormentato dell’uomo e la realtà circostante, così complessa e intricata. Appuntamento con il “Te Deum” fissato per oggi 31 dicembre 2022 alle ore 17 in Basilica di San Pietro dove Papa Francesco celebrerà i Primi Vespri della solennità di Maria santissima Madre di Dio, cui faranno poi seguito l’esposizione del Santissimo Sacramento, il tradizionale canto dell’inno “Te Deum”, a conclusione dell’anno civile, e la Benedizione Eucaristica.
Sarà possibile seguire questo ultimo atto liturgico del 2022 tramite la diretta tv su Rai 1 e Tv 2000 oltre alla diretta video streaming di Rai Play e canale YouTube di Vatican News: con le medesime modalità sarà poi possibile seguire la Santa Messa di domani 1 gennaio 2023 e il successivo Angelus da Piazza San Pietro, sempre con Papa Francesco. «Il Signore Gesù, nato dalla Vergine Maria, porti a tutti voi l’amore di Dio, sorgente di fiducia e di speranza; e porti insieme il dono della pace, che gli angeli annunciarono ai pastori di Betlemme: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama» (Lc 2,14)», ricordava Papa Francesco nel messaggio Urbi et Orbi di Natale 2022, appena una settimana fa: «Fratelli e sorelle, Betlemme ci mostra la semplicità di Dio, che si rivela non ai sapienti e ai dotti, ma ai piccoli, a chi ha il cuore puro e aperto (cfr Mt 11,25). Come i pastori, andiamo anche noi senza indugio e lasciamoci stupire dall’evento impensabile di Dio che si fa uomo per la nostra salvezza. Colui che è fonte di ogni bene si fa povero e chiede in elemosina la nostra povera umanità. Lasciamoci commuovere dall’amore di Dio, e seguiamo Gesù, che si è spogliato della sua gloria per farci partecipi della sua pienezza», concluse il Pontefice.
VESPRI E TE DEUM: L’OMELIA DEL PAPA NEL 2021
Sono passati solo 12 mesi dall’ultimo “Te Deum” ma osservando quanto avvenuto nel 2022 non è difficile ritenere che sia passata quasi un’era: a Capodanno 2022 la guerra in Ucraina era solo uno “spauracchio” agitato, figuriamoci la possibilità di una terza guerra mondiale. Invece questo non solo è accaduto ma imperversa tutt’ora tanto da impegnare Papa Francesco ormai da mesi nell’instancabile opera di appelli per la pace (a livello pubblico) e sul fronte diplomatico, a livello più privato. Lo scorso Capodanno, Papa Francesco tornò in presenza per i Primi Vespri della Solennità di Maria SS.ma Madre di Dio, recitando lui il Te Deum e leggendo il messaggio preparato per la fine dell’anno: «In questi giorni la Liturgia ci invita a risvegliare in noi lo stupore, lo stupore per il mistero dell’Incarnazione. La festa del Natale è forse quella che maggiormente suscita questo atteggiamento interiore: lo stupore, la meraviglia, il contemplare… Come i pastori di Betlemme, che prima ricevono il luminoso annuncio angelico e poi accorrono e trovano effettivamente il segno che era stato loro indicato, il Bambino avvolto in fasce dentro una mangiatoia. Con le lacrime agli occhi si inginocchiano davanti al Salvatore appena nato. Ma non solo loro, anche Maria e Giuseppe sono pieni di santa meraviglia per quello che i pastori raccontano di aver udito dall’angelo riguardo al Bambino».
Il Natale come stupore e meraviglia ma anche come gratitudine: di questo ringraziava Papa Francesco prima del “Te Deum” di 12 mesi fa: «Questo tempo di pandemia ha accresciuto in tutto il mondo il senso di smarrimento. Dopo una prima fase di reazione, in cui ci siamo sentiti solidali sulla stessa barca, si è diffusa la tentazione del “si salvi chi può”. Ma grazie a Dio abbiamo reagito di nuovo, con il senso di responsabilità. Veramente possiamo e dobbiamo dire “grazie a Dio”, perché la scelta della responsabilità solidale non viene dal mondo: viene da Dio; anzi, viene da Gesù Cristo, che ha impresso una volta per sempre nella nostra storia la “rotta” della sua vocazione originaria: essere tutti sorelle e fratelli, figli dell’unico Padre». Seguendo la “scia” della Madre di Gesù a cui è dedicata la festa di Capodanno nella Chiesa Cattolica, concludeva Papa Francesco prima del “Te Deum”: «oggi la Madre – la Madre Maria e la Madre Chiesa – ci mostra il Bambino. Ci sorride e ci dice: “Lui è la Via. Seguitelo, abbiate fiducia. Lui non delude”. Seguiamolo, nel cammino quotidiano: Lui dà pienezza al tempo, dà senso alle opere e ai giorni. Abbiamo fiducia, nei momenti lieti e in quelli dolorosi: la speranza che Lui ci dona è la speranza che non delude mai».
“TE DEUM LAUDAMUS”: IL TESTO INTEGRALE DELLA PREGHIERA DI FINE ANNO
In attesa del nuovo messaggio ed omelia in arrivo da Papa Francesco con il “Te Deum” di Capodanno 2023, ecco qui di seguito il testo integrale della preghiera che verrà letta sia dal Santo Padre in Vaticano che dai sacerdoti in tutte le parrocchie nelle Sante Messe di fine anno e Capodanno. Il testo ufficiale del Te Deum è antichissimo e di difficile attribuzione a livello storico: l’unica cosa che la Chiesa ha saputo certificare è la provenienza del “Te Deum” dall’antica storiografia cristiana. Stando alle fonti dei Dottori della Chiesa, il testo di ringraziamento sarebbe stato composto da Cipriano di Cartagine: la versione giunta ai nostri giorni sarebbe poi stata modificata, pare, dal Vescovo di Remesiana a Niceta verso la fine del IV secolo d.C.
Ecco dunque di seguito il testo direttamente in traduzione italiana della preghiera di fine anno “Te Deum” che verrà letto o cantato nelle chiese di tutto il mondo:
«Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore. O eterno Padre, tutta la terra ti adora. A te cantano gli angeli e tutte le potenze dei cieli: Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Ti acclama il coro degli apostoli e la candida schiera dei martiri; le voci dei profeti si uniscono nella lode; la santa Chiesa proclama la tua gloria, adora il tuo unico Figlio e lo Spirito Santo Paraclito. O Cristo, re della gloria, eterno Figlio del Padre, tu nascesti dalla Vergine Madre per la salvezza dell’uomo. Vincitore della morte, hai aperto ai credenti il regno dei cieli. Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi. Soccorri i tuoi figli, Signore, che hai redento col tuo Sangue prezioso. Accoglici nella tua gloria nell’assemblea dei santi. Salva il tuo popolo, Signore, guida e proteggi i tuoi figli. Ogni giorno ti benediciamo, lodiamo il tuo nome per sempre. Degnati oggi, Signore, di custodirci senza peccato. Sia sempre con noi la tua misericordia: in te abbiamo sperato. Pietà di noi, Signore, pietà di noi. Tu sei la nostra speranza, non saremo confusi in eterno».