IL MISTERO DI “TEAM JORGE”: COS’È E PERCHÈ SE NE PARLA
Un intrigo internazionale che parte da Israele e che arriva a coinvolgere almeno 33 Elezioni avvenute in ogni parte del mondo: è il caso di Team Jorge, la misteriosa organizzazione di hacker israeliani che avrebbero, secondo le accuse, modificato e manipolato più di trenta Elezioni Politiche negli ultimi anni. Nasce tutto da un lavoro di inchiesta giornalistica di tre cronisti “infiltrati” – uno del gruppo “Radio France”, un secondo del quotidiano “Haaretz” e un terzo del quotidiano “The marker” – che per mesi si sono spacciati potenziali clienti della fantomatica società dal nome in codice “Team Jorge”. Una volta presi i contatti dell’organizzazione di hacker, sono stati gli stessi responsabili del team (guidati da Tal Hanan, 50enne ex agente delle forze speciali di Tel Aviv) a spiegare come Team Jorge sia intervenuto in «33 campagne elettorali a livello presidenziale».
In due terzi di queste votazioni sarebbero avvenute in Stati dell’Africa: «27 di queste 33 sono state un successo», avrebbe spiegato sempre il team di hacker professionisti citati nell’inchiesta giornalistica “Forbidden Stories”. «Possiamo confermare che durante l’estate 2022, mentre l’elezione presidenziale kenyana si avvicinava, Jorge si è interessato ai conti dei conoscenti del futuro presidente William Ruto», spiegano ancora da Team Jorge. Per quanto riguarda le Elezioni in Europa, uno dei voti “manipolati” sarebbe stato il Referendum in Catalogna del 2014.
TEAM JORGE, HACKER MANIPOLANO 33 ELEZIONI NEL MONDO: COSA È SUCCESSO, QUALI TECNICHE
Stando alle informazioni finora raccolte dal collettivo di giornalisti “infiltrati” avrebbe scoperto che Team Jorge, diretto appunto da Tal Hanan, avrebbe sede a Modiin, tra Gerusalemme e Tel Aviv: hacker, ex appartenenti alle forze armate, ex 007, tutti insieme pagati da clienti nel mondo della politica e dell’economia che avrebbero “commissionato” i tentativi di manipolazione politica. Ma come agirebbe questa fantomatica agenzia di hacker internazionale? Secondo il team di giornalisti, principalmente Team Jorge opera con notizie false e azioni di pirateria informatica.
In particolare per la manipolazione dei social, il gruppo israeliano avrebbe utilizzato Aims, piattaforma che può essere utilizzata al fine di creare profili utente verificati: non solo, Team Jorge avrebbe creato controllando ancora oggi 30 mila “bot”, profili social fittizi su Facebook, Twitter e YouTube. Non si ferma qui però l’armamentario al servizio di Team Jorge: vi sarebbe anche la capacità di piratare a livello informativo sia Telegram che Gmail. Un costo complessivo di circa 400 mila e i 600 mila dollari al mese, questo il prezzario fissato dalla società ai propri misteriosi e ricchi clienti. «Hanno seminato il caos nelle democrazie di tutto il mondo», denuncia oggi il quotidiano economico israeliano The Marker. Viene poi scoperto che gli “avatar” creati per cercare di manipolare l’andamento di Elezioni e simili, vengono tutti costituiti con specifici account Amazon, carte di credito e portafogli di criptovalute. Insomma, ogni “bot” ha una sua “storia digitale personale” e, ancora più inquietante, «imita il comportamento umano grazie all’uso dell’intelligenza artificiale». Come spiega il Guardian in una dinamica che a molti ricorderà una potenziale trama da “Black Mirror” (la distopica serie Endemol-Netflix), Team Jorge avrebbe inviato «un giocattolo sessuale via Amazon a casa di un politico, con l’obiettivo di dare alla moglie la falsa impressione che avesse una relazione». Resta da capire quanto dei fatti raccontati da Team Jorge ai giornalisti “infiltrati” da clienti siano effettivi o se invece in qualche modo non sia tutto molto “gonfiato” per cercare di lucrare dalla propria clientela il più possibile.