Tebas attacca il Manchester City, la denuncia all’UE
In questi giorni si è tenuto il Financial Times Business of Football summit dove numerosi esponenti del mondo del calcio hanno presenziato, tra tutti uno in particolare ha fatto parlare di sé dopo le sue dichiarazioni, il presidente de LaLiga. Javier Tebas attacca il Manchester City e non si risparmia neanche sul Real Madrid, il club più importante del mondo e della sua competizione, il 62enne presidente de La Liga conferma di aver denunciato all’UE il club inglese in quanto secondo lui avrebbe violato i regolamenti a difesa del mercato, riguardo agli aiuti e ai sussidi per aziende che operano nel mercato unico europeo, e che coinvolge anche le entità che hanno ricevuto aiuti finanziari da stati extra UE.
Secondo le accuse di Tebas quindi il Manchester City avrebbe ricevuto irregolarmente aiuti stranieri non conformi dagli Emirati Arabi Uniti senza i quali la società non avrebbe potuto acquistare giocatori e allenatori di grande livello, attirare grandi contratti di sponsorizzazione e diventare una delle potenze del calcio europeo, a discapito delle altre squadre europee e gonfiando artificialmente il valore della società.
Il presidente de La Liga ha confermato che la commissione europea sta ancora valutando le accuse ma che non sa cosa aspettarsi visto che il Manchester City ha già scampato l’esclusione dalle competizioni europee tramite il Tas di Losanna, si aspetta poi anche un grossa penalizzazione da parte della Premier League per aver infranto le regole del Fair Play finanziario
Non c’è solo il Manchester City nell’occhio del ciclone, Tebas attacca anche il Real Madrid
Javier Tebas attacca il Manchester City ma non solo continua la sua battaglia contro il Real Madrid, il suo presidente Florentino Perez e l’allenatore Carlo Ancelotti, a cui in primis critica l’atteggiamento di lamentela e di cercare di passare per vittima davanti al pubblico, piuttosto che parlare con lui. Il presidente de La Liga poi confessa che i blancos abbiano ancora il sogno di riuscire a formare la Superlega come dimostrano i 3 diversi progetti negli ultimi 3 anni, anche se non è ancora chiaro con che forma, per ricreare una oligarchia a capo del calcio europeo, a detta sua.
L’altra grande battaglia del presidente Tebas è poi contro la pirateria che esclude dal circuito calcistico un’enorme quantità di soldi, 600 milioni di euro solo La Liga, ma che non viene combattuta dalle grandi società come Google, che anzi a volte coopera con il crimine e fa profitti tramite esso.