Tecla Insolia interpreta Nada nella fiction “La bambina che non voleva cantare” in onda mercoledì 10 marzo 2021 in prima serata su Rai1. La giovanissima cantante, alla sua prima prova come attrice, si è raccontata in una lunga intervista rilasciata al settimanale Chi e, in particolare, al giornalista e speaker radiofonico di RTL 102.5 Francesco Fredella, che è riuscito a strapparle delle confessioni davvero intime e che colpiscono dritto al cuore. E’ stato proprio parlando con lui che la giovane attrice ha rivelato una serie di indiscrezioni sulla sua vita e sul suo lavoro sul set per il film in onda questa sera: “Ho fatto un provino online e qualche giorno dopo mi hanno dato il via libera…. Ho sentito subito una grande responsabilità, ho studiato il personaggio e ho cercato tutti i libri che parlavano di lei”. Inizia da qui il racconto della giovane Tecla che poi continua rivelando tanto altro ancora.
Tecla Insolia: “Nada mi ha chiamata, che emozione!”
Tecla Insolia poco dopo le riprese de “La bambina che non voleva cantare” dedicato a Nada ha avuto modo di sentire anche la cantante. “Ho ricevuto una sua telefonata inaspettata qualche giorno fa. Ero emozionantissima, sono riuscita soltanto a dire grazie mille volte. Questo film è stata una grande opportunità per farmi conoscere, e poi mi ha permesso di unire le mie più grandi passioni: canto e recitazione” – ha raccontato la giovanissima cantante che ha rischiato ad un certo punto però di non poterlo più fare. “Dovevamo girare a Novembre ma mi sono ammalata di Covid e ho dovuto fare i conti con uno stop. Fortunatamente sono guarita in tempo” – ha detto Tecla precisando – “mi sono ammalata prima delle riprese. Per fortuna sono guarita dal Covid dopo due settimane”.
Infine parlando di sè a Vanity Fair ha rivelato: “sono una persona che pretende tanto da sé stessa, mi convinco di avere delle cose da dire e da esprimere, quindi, quando non riesco a ottenere il massimo, mi fa rabbia. Voglio lavorare tutta la vita non per raggiungere la perfezione, che non esiste, ma per fare ciò che riesco a fare con la consapevolezza di aver dato tutto per realizzarlo. Non mi è mai interessato il successo inteso come fama e, allo stesso tempo, non ho mai pensato di mollare. Dubitare di sé stessi è normale, di critiche ne ho ricevute, ma le ho sempre prese sottobraccio. Faccio tesoro un po’ di tutto”.