A tutti coloro che vivono con disagio gli eccessi del mondo del calcio (ogni riferimento ai festeggiamenti appena iniziati a Napoli per il terzo scudetto della sua storia è puramente casuale), consiglio di immergersi nella visione della terza e ultima stagione di Ted Lasso. La pluripremiata serie Apple Tv+ è infatti la più divertente e intelligente parodia del mondo del pallone, un’arguta e implacabile messa alla berlina di tutti coloro che prendono troppo sul serio quello che in fondo non è altro che un gioco, un passatempo per dare un senso ai fine settimana.
La nostra storia ha inizio proprio da una vicenda assurda. Una ricca e bella signora inglese di nome Rebecca Welton diventa proprietaria del Richemont, una squadra di seconda divisione. Sapendo quanto ci tenesse alla squadra il suo ex marito, decide per sfregio di ingaggiare come nuovo manager uno sconosciuto allenatore di football americano. Ted Lasso, non sapendo di essere stato scelto per distruggere la squadra, accetta entusiasta e si trasferisce a Londra. Egli non sa nulla di calcio, ma affronta l’impresa con molto ottimismo, e cerca di infondere ai giocatori del Richemont una visione positiva del gioco di squadra. Ovviamente il mondo del calcio inglese prende l’intera vicenda come un affronto.
Ted Lasso ricorda molto Chance il giardiniere di Oltre il giardino. Il suo pensare positivo è di una semplicità disarmante. Le sue battute decisamente naïf. Eppure riesce a trasmettere la sua filosofia, creando così uno spirito di gruppo e ottenendo risultati insperati. Il Richemont a fine campionato conquista la promozione in Premier.
La terza stagione inizia proprio con l’avvio del nuovo campionato. Ovviamente nessuno crede nella possibilità che Ted Lasso riesca a restare alla guida della squadra nella serie maggiore e soprattutto che conquisti la salvezza di rito. Ma dopo un inizio disastroso e l’acquisto di un fuoriclasse (un’evidente parodia di Ibrahimovic) che però poi abbandona la squadra, il Richemont sembra ritrovare lo spirito di gruppo e le cose si mettono per il meglio.
La forza della commedia messa in piedi dall’attore e sceneggiatore Jason Sudeikis, che per l’interpretazione di Ted Lasso ha vinto due Emmy e due Golden Globe consecutivi, sta proprio nella romantica leggerezza – si sorride e si piange monto di frequente – e nell’affrontare attraverso la metafora del calcio tutti gli aspetti più contraddittori della vita dei nostri giorni. Ted è come un padre di famiglia, cerca di essere comprensivo con tutte le persone del suo team, aiuta i suoi giocatori anche nella loro vita privata, diffondendo il culto del pensiero positivo.
Accanto a Sudeikis un cast di attrici e attori bravissimi. A cominciare da Hannah Waddingham che interpreta Rebecca, la proprietaria del Richemont. Poi ci sono il comico inglese Brett Goldstein, nei panni di Roy Kent, ex campione e ora ruvido primo assistente di Ted; Brendan Hunt, nel doppio ruolo di sceneggiatore e di attore che interpreta l’esilarante coach Beard; e Jeremy Swift, il caratterista inglese famoso per il ruolo di Signor Bumble in Oliver Twist, che interpreta il goffo direttore operativo della squadra.
C’è attesa per gli ultimi 4 episodi del finale di stagione. Il Richemont sta risalendo vittoria dopo vittoria in classifica e qualcuno già immagina un finale alla Leicester di Ranieri. Ma la storia del nostro Ted si è avvolta di tristezza, perché nonostante tutti i suoi sforzi la famiglia lasciata in America lo sta abbandonando. E non si capisce se egli riuscirà stavolta a usare tutto il suo ottimismo per sé, dando per una volta priorità ai suoi problemi e non a quelli degli altri.
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