Teddy Reno, marito di Rita Pavone: l’impatto inconfondibile sulla scena musicale
C’era un tempo in cui la passione per la musica si sublimava con la maestria delle orchestre, con le melodie quasi solenni elevate dal romanticismo di fondo. Prima delle hit-parade, della musica commerciale e degli stili inflazionati, dominava la scena Teddy Reno; tra i principali fautori del bel canto della musica italiana.
Produttore discografico, cantante ma anche attore; queste alcune delle eccellenze portate in auge da Merk Ricordi, noto appunto come Teddy Reno. Il suo nome è familiare non solo per le gesta artistiche ma anche per la sua relazione con Rita Pavone; con lei ha condiviso la vita sotto ogni sfaccettatura, dal mondo delle sette note al sentimento più puro coltivato col tempo.
Teddy Reno e Rita Pavone, un amore che non conosce confini: “Gli devo tanto…”
Come si suole dire, oggi la musica è cambiata; ma ciò non toglie i meriti di Teddy Reno, capace di ergersi a protagonista di uno specifico periodo storico. Ciò che accomuna il cantautore alla sua compagna di vita, Rita Pavone, tra le tante cose spicca appunto la passione per la musica. I due pare si siano conosciuti ai tempi della prima edizione del Festival di Sanremo – vinta proprio dalla cantante – e da allora non si sono più separati. Prima il matrimonio con rito religioso a Lugano nel ‘68, poi l’unione civile nel 1976 ad Ariccia dopo che Teddy Reno 5 anni prima era riuscito ad ottenere il divorzio legale dalla sua precedente moglie, Vania Protti.
Dall’amore tra Teddy Reno e Rita Pavone sono nati due splendidi figli, Giorgio e Alessandro, che si aggiungono a Franco; il figlio avuto dal produttore nel matrimonio precedente con Vania Protti. “L’amore cambia, dopo 55 anni di matrimonio non ho più le farfalle nello stomaco ma provo ancora una grande stima e ammirazione. Lo vedo seduto in giardino, lo guardo dalla finestra e mi dico: ‘Io quest’uomo lo amo’, gli devo tanto…”. Queste le parole di Rita Pavone in una recente intervista per Vanity Fair e dalle quali si evince come quella favola dell’amore infinito e che vince contro il tempo, sia tutt’altro che utopia.