Il rapper Tekashi sconterà gli ultimi quattro mesi della sua condanna a casa dopo la decisione del giudice di accogliere la richiesta di scarcerazione presentata dal suo legale per il rischio di un contagio da coronavirus. Il rapper era stato condannato in seguito all’accusa di tentato omicidio traffico di droga e d’armi presso la propria abitazione. Collaborando con la giustizia, il rapper aveva evitato una condanna che avrebbe potuto portarlo dietro le sbarre per circa 47 anni. Inizialmente aveva sostenuto di aver agito in quel modo per la propria carriera. Poi, però, ha deciso di raccontare la propria versione dei fatti diventando un testimone delle forze dell’ordine è riuscito a cavarsela con una pena di due anni (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



Tekashi 6ix9ine scarcerato per coronavirus: ora agli arresti domiciliari

Il rapper statunitense Tekashi 6ix9ine, pseudonimo di Daniel Hernandez che era stato condannato a due anni di carcere per alcuni reati commessi quando faceva parte della gang criminale Nine Trey Gangsta Bloods, è stato scarcerato per la diffusione del coronavirus. Negli Stati Uniti, il numero dei contagi è sempre più alto e le autorità per evitare che la situazione precipiti starebbero prendendo in considerazione le richieste di scarcerazione presentate dai legali dei condannati, partendo da chi ha commesso reati meno gravi. Dovendo scontare solo due anni dietro le sbarre, il rapper che ha solo 23 anni e la cui fama negli USA ha raggiunto livelli altissimi in poco più di un anno, è tornato a casa e continuerà a scontare la sua pena agli arresti domiciliari. 



Tekashi 6ix9ine scarcerato: “rischio pandemia da Covid 19 troppo alto”

A presentare la richiesta di scarcerazione per Tekashi 6ix9ine era stato il suo avvocato che è riuscito ad ottenere quanto richiesto a causa dell’elevato rischio di un contagio da Covid 19. Nell’atto ottenuto da Rolling Stone e pubblicato sul sito, si legge che “alla luce del rischio medico elevato rappresentato dalla pandemia di COVID-19, ci sono ragioni straordinarie e convincenti per ridurre la sentenza di Hernandez come richiesto”. Il rapper dovrà trascorrere i prossimi quattro mesi agli arresti domiciliari con libertà vigilata e i suoi movimenti saranno monitorati da un GPS. “Si tratta di un’epidemia fuori dall’ordinario e senza precedenti nella contemporaneità in questa nazione. È un chiaro e costante pericolo per la società per ovvie ragioni”, si legge ancora nella sentenza che è stata confermata dall’avvocato Dawn Florio a Rolling Stone.

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