Due persone sono state uccise e almeno 15 sono rimaste ferite in una sparatoria a Tel Aviv, in Israele. Le autorità parlano di un attentato terroristico, il quarto in poco più di due settimane con un bilancio totale che arriva a 13 vittime. Secondo le prime ricostruzioni della polizia, un terrorista ha aperto il fuoco in punti diversi per poi riuscire a scappare. Dunque, ora a Tel Aviv è caccia all’uomo, mentre in Israele la tensione sale alle stelle. Dopo gli attacchi a Beersheva Hadera e Bnei Brak, viene colpita una strada simbolo della movida: via Dizengoff, che è in pieno centro. Non viene escluso che il bilancio dei morti salga, visto che purtroppo alcuni feriti versano in gravi condizioni. Quella stessa strada è stata teatro di un attacco simile nel 2016: anche in quel caso due morti. L’attentatore fu trovato e ucciso dalle forze di sicurezza.
Ora torna la paura a Tel Aviv, nella giornata più festaiola della settimana. Gli spari hanno fatto scappare la gente impaurita nelle strade adiacenti. La polizia ora sta conducendo una caccia all’uomo, casa per casa, per catturare il responsabile dell’attentato. Il primo ministro Naftali Bennett sta monitorando la situazione dal quartier generale militare israeliano, che è anche nel centro di Tel Aviv.
ATTENTATO A TEL AVIV: SCENE DI GIUBILO A GAZA
Eli Levi, portavoce della polizia, ha inizialmente parlato di due terroristi, ma poi è stata indicata la presenza di un solo attentatore. Secondo i media, la polizia avrebbe già una foto raccolta dalle telecamere di videosorveglianza. Indossava maglia e pantaloni neri, zaino blu. Le autorità hanno invitato la popolazione della zona a restare chiusa in casa per la situazione e per non intralciare la caccia delle forze di sicurezza e i soccorsi. Gli agenti sono affiancati truppe dell’esercito, sono comprese anche unità di élite.
A Gaza sono state registrate scene di giubilo, infatti fonti locali riferiscono che dai minareti delle moschee sono stati letti versetti del Corano e che si sono stati molti spari in aria. “Noi salutiamo questa operazione che è una conseguenza della continua aggressione nella nostra terra e nei nostri Luoghi santi“, ha detto Mahmud a-Zahar, uno dei leader storici di Hamas. C’è un comunicato ufficiale che definisce “eroico” l’attentato di Tel Aviv. Oggi a Gerusalemme sulla Spianata delle Moschee è il primo venerdì di preghiera del mese di Ramadan, quindi sono aumentati i controlli per il timore di scontri.