La raccolta differenziata è entrata in vigore ormai nella gran parte dei Comuni italiani, ma ci sono ancora dei furbetti che non la rispettano. È per questo motivo che le amministrazioni locali hanno pensato di prendere dei provvedimenti. Uno di questo consiste nel posizionamento di telecamere dentro i cassonetti, che permettano di individuare coloro che non seguono le norme sui rifiuti.
Una delle città in cui è stata presa questa misura, come riportato da Libero Quotidiano, è Genova, dove nei primi dieci mesi del 2023 sono state emanate 2.604 sanzioni per lo scorretto smaltimento della spazzatura. È per questo motivo che il sindaco ha deciso di installare i cassonetti intelligenti con video-sorveglianza. In totale saranno ben 12 mila in due anni. La priorità verrà data ai quartieri in cui il fenomeno è più rilevante. La telecamera non soltanto inquadrerà in tempo reale chi adopera lo smaltimento, ma anche il sacchetto dei rifiuti, per capire cosa c’è al suo interno.
Telecamere dentro cassonetti per beccare chi non fa raccolta differenziata: la misura
L’esempio di Genova è soltanto il più evoluto, ma in tutta Italia ci sono già dei cassonetti intelligenti che lavorano affinché il rispetto della raccolta differenziata sia garantito. Essi in genere funzionano con una tessera magnetica fornita dal Comune che permette di aprirli soltanto a persone che siano attraverso essa identificabili. Le telecamere rappresentano un upgrade di questo meccanismo. A Crema, dove sono state già installate il mese scorso, hanno ridotto di un terzo l’abbandono dei rifiuti.
“Le telecamere verranno montate dentro, come uno spioncino della porta di casa”, racconta Giovanni Battista Raggi, il presidente di Amiu, l’Azienda multiservizi e dell’igiene urbana di Genova: «Sono così piccole che, a parte una ghiera scura, quasi non si vedono. Grazie a un aggiornamento i cassonetti smart riusciranno a far vedere se davanti a loro è pulito e, in caso contrario, a mandare una squadra».