La telefonata ricevuta da Papa Francesco ieri nel corso dell’udienza generale ha destato stupore e confusione al tempo stesso: mai prima d’ora, infatti, un Pontefice si era messo a parlare al cellulare davanti a tutti, interrompendo di colpo ciò che stava facendo pochi istanti prima. Bergoglio, è risaputo, ha abituato i fedeli alle novità in questi anni, ma 24 ore fa ha davvero lasciato tutti con la bocca aperta e con il fiato sospeso. Aveva appena concluso la sua catechesi sulla lettera di San Paolo ai Galati e si stava avvicinando alle persone presenti nelle prime file, quando un suo collaboratore si è avvicinato a lui per porgergli il telefonino.



Il Papa non ha fatto una piega, quasi come se attendesse quella chiamata, durata all’incirca due minuti, durante i quali il Santo Padre ha dapprima ascoltato e poi risposto al suo interlocutore con apparente tranquillità. In un primo momento si era sparsa la voce, poi smentita, di un aggiornamento sulle condizioni di salute del Papa emerito Benedetto XVI, ma in realtà Ratzinger non c’entrava nulla con quella conversazione.



TELEFONATA A PAPA FRANCESCO: A CHIAMARLO È STATO EDGAR PENA PARRA

D’altra parte, come sottolinea quest’oggi “Il Corriere della Sera”, una telefonata che interrompe un’udienza generale non può essere certo accompagnata da futili motivi. Il mistero in parte rimane, in quanto dal Vaticano non sono giunti chiarimenti ulteriori. Si è però scoperto chi c’era dall’altro lato del telefono: il numero era quello della Segreteria di Stato e a parlare con il Papa è stato l’arcivescovo venezuelano Edgar Peña Parra, sostituto e quindi numero due della Terza Loggia.



Come anticipato, il contenuto del dialogo non è noto, ma, quando ha riagganciato e subito dopo una breve deviazione verso l’uscita posteriore, Papa Francesco è ricomparso sorridente e ha ricominciato a salutare i fedeli e donare loro il Santo Rosario, rivolgendo un pensiero a Olivier Maire, il sacerdote ucciso lo scorso 9 agosto in Francia. Ai suoi familiari e a tutti i cattolici d’Oltralpe, Bergoglio ha assicurato partecipazione al dolore e intensa vicinanza spirituale.