Usa e Cina provano a stabilizzare le relazioni dopo anni di tensioni. Non solo è prevista la visita del Sottosegretario di Stato Antony Blinken e il Segretario del Tesoro Janet Louise Yellen nel Paese asiatico, oggi c’è stata una telefonata tra i presidenti Joe Biden e Xi Jinping. Sono tornati a parlarsi: si tratta infatti del primo contatto diretto dall’incontro dello scorso novembre, in California. Stando a quanto riportato dall’emittente di Stato cinese Cctv, il colloquio è stato «un sincero e approfondito scambio di opinioni sulle relazioni Cina-Usa e sulle questioni di interesse comune per le due parti».
I temi affrontati sono stati molti: da Taiwan all’Ucraina, dalla penisola coreana alle droghe sintetiche, in particolare il fentanyl, che stanno invadendo il mercato Usa. Fonti cinesi, riportate dal Corriere della Sera, spiegando che Xi avrebbe evidenziato che ci sono segnali di stabilizzazione tra Cina e Stati Uniti. D’altra parte, stanno comunque «aumentando i fattori negativi nelle relazioni» tra le due superpotenze, con gli Usa che hanno «schiacciato Pechino sul commercio e sulla tecnologia, come mostra una lista sempre più lunga di sanzioni contro le aziende cinesi».
XI JINPING “BIDEN NON SOSTENGA L’INDIPENDENZA DI TAIWAN”
Nella telefonata di un’ora e mezza, Xi Jinping avrebbe chiarito a Joe Biden che Taiwan è «la prima linea rossa insormontabile nelle relazioni sino-americane». A tal proposito, ha aggiunto che non intende lasciare «le attività separatiste, la connivenza esterna e il sostegno alle forze dell’indipendenza di Taiwan restino incontrollati». L’auspicio della presidente della Cina è «che Biden faccia seguito alle sue parole sulla volontà di non sostenere l’indipendenza di Taiwan». Dal canto suo, Joe Biden ha espresso all’omologo cinese i timori americani sulla cooperazione di Pechino con la Russia per la ricostruzione dell’industria militare di base di Mosca, ribadendo «l’importanza di mantenere la pace e la stabilità nello stretto di Taiwan e di rispettare la legge e la libertà di navigazione nel Mar della Cina».
Timori Usa anche sulle politiche commerciali scorrette e le pratiche economiche non di mercato della Cina. «Se gli Usa sono disposti a portare avanti una cooperazione a vantaggio reciproco e a condividere i dividendi dello sviluppo cinese, la nostra porta sarà sempre aperta; se insistono nel sopprimere lo sviluppo high-tech della Cina e nel privarla del legittimo diritto allo sviluppo, noi non staremo a guardare», la posizione di Xi Jinping riguardo la «serie infinita di misure per sopprimere economia, commercio, scienza e tecnologia della Cina». Ma ha anche segnalato a Joe Biden che «l’elenco delle sanzioni contro le aziende cinesi è sempre più lungo: questa non è rimozione del rischio ma creazione di rischio».