Lunga telefonata tra il premier Giuseppe Conte e il presidente della Repubblica Araba d’Egitto, Abdel Fattah al-Sisi. Lo rende noto Palazzo Chigi con un comunicato ufficiale in cui si precisano i temi che sono stati affrontati. In primis, «la stabilità regionale con particolare riferimento alla necessità di un rapido cessate il fuoco e ritorno al tavolo negoziale in Libia», ma anche «la collaborazione bilaterale, da quella industriale a quella giudiziaria con particolare riferimento al caso Giulio Regeni». Una vicenda per la quale la famiglia del ricercatore italiano rapito il 25 gennaio 2016 e ritrovato cadavere pochi giorni dopo continua a chiedere giustizia. La notizia è stata rilanciata anche dai media egiziani, che hanno riportato la nota della Presidenza egiziana. Conte e al-Sisi concordano con la necessità di un cessate il fuoco in Libia, Paese dilaniato dalla guerra. I due hanno anche concordato sulla necessità di intensificare il coordinamento sulla questione libica.
TELEFONATA CONTE-AL SISI SU LIBIA E CASO REGENI
«L’obiettivo è porre fine alla crisi e raggiungere una soluzione politica che apra la strada al ripristino della sicurezza e della stabilità in Libia», ha dichiarato il portavoce presidenziale Bassam Radi. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e quello egiziano Abdel Fattah al-Sisi ritengono che debbano essere fatti degli sforzi a livello internazionale in tal senso, ad esempio attuando quanto discusso nella conferenza di Berlino sulla Libia e rifiutando le interferenze straniere sul territorio. Il presidente al-Sisi ha evidenziato anche la posizione strategica che ha l’Egitto, ribadendo che la soluzione alla crisi deve essere politica e che la sicurezza della Libia è un pilastro per la sicurezza anche dell’Egitto. Durante la telefonata, secondo quanto riportato dai media egiziani, Conte e al-Sisi hanno discusso anche dei rapporti tra i due Paesi, soprattutto a livello commerciale, militare ed energetico. Conte avrebbe espresso la volontà di cooperare con l’Egitto in tutti i campi. Non si fa invece riferimento al caso Giulio Regeni.