TELEFONATA TRA VATICANO E IRAN PER SCONGIURARE LA GUERRA IN MEDIO ORIENTE
Papa Francesco dice e agisce per la pace: questa mattina si è tenuta la telefonata tra il segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali del Vaticano e il Ministro degli Esteri dell’Iran Hossein Amir-Abdollahian, obiettivo porre le base per una tregua stabile e duratura tra Israele e Hamas. Con la guerra in Medio Oriente che entra nella fase più preoccupante con lo scontro per strada all’interno della Striscia di Gaza, proseguono i colloqui internazionali per provare a scongiurare un escalation mondiale.
Papa Francesco dopo i colloqui diretti con Joe Biden e Erdogan – leader Usa e Turchia – affida al suo “ministro degli Esteri”, monsignor Paul R. Gallagher, il delicato compito di istituire un dialogo stabile con Teheran, principale alleato di Hamas e autentico “deterrente” per un conflitto più ampio in Medio Oriente con il pericoloso scontro nucleare sempre all’orizzonte «Monsignor Gallagher ha espresso la seria preoccupazione della Santa Sede per quanto sta accadendo in Israele e in Palestina, ribadendo l’assoluta necessità di evitare di allargare il conflitto e di addivenire alla soluzione dei due Stati per una pace stabile e duratura nel Medio Oriente»: così fa sapere il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, spiegando come il colloquio sia stato richiesto in primo luogo dal Ministro iraniano.
L’APPELLO DI PAPA FRANCESCO ALL’IRAN DOPO USA E TURCHIA: GLI SCENARI PER LA PACE
Appena qualche ora prima la telefonata tra i due esponenti di spicco della diplomazia di Vaticano e Iran, era stato Papa Francesco dall’Angelus in Piazza San Pietro a rilanciare un nuovo appello accorato per la pace in Terra Santa: «Continuiamo a pregare per l’Ucraina e anche per la grave situazione in Palestina e in Israele e per le altre regioni in guerra. A Gaza, in particolare, si lascino spazi per garantire gli aiuti umanitari e siano liberati subito gli ostaggi. Che nessuno abbandoni la possibilità di fermare le armi». Citando poi le parole del vicario di Terra Santa, Padre Ibrahim Faltas, il Santo Padre ha tuonato «cessate il fuoco! Fermatevi, fratelli e sorelle! La guerra sempre è una sconfitta, sempre!».
L’impegno di Papa Francesco, oltre alla missione di pace tra Ucraina e Russia affidata al Presidente della CEI Card. Zuppi, volge alla mediazione anche per il conflitto in Medio Oriente: lo scorso 22 ottobre il Pontefice aveva telefonato al Presidente Usa Joe Biden per discutere del conflitto e sul bisogno di «individuare percorsi di pace». 4 giorni più tardi, lo scorso 26 ottobre 2023, Papa Francesco aveva sentito via telefono il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan: ribadendo il dolore per la guerra in atto in Medio Oriente, Bergoglio ricordava la «posizione della Santa Sede, auspicando che si possa arrivare alla soluzione dei due Stati e di uno statuto speciale per la città di Gerusalemme». Usa, Turchia e ora Iran: gli attori internazionali più importanti (assieme a Russia e Cina) che potrebbero determinare il futuro del conflitto ora in corso tra Israele e Hamas. Questi “attori” vengono ritenuti tali anche dal Vaticano che con la mediazione e diplomazia punta l’obiettivo quasi impossibile di una “pace totale” in Palestina.