Il Governo mira a fermare le telefonate da telemarketing selvaggio. Il Garante della privacy ha introdotto più multe per le aziende che violano la riservatezza dei cittadini italiani. Dunque call center e società committenti dovranno attenersi alle nuove regole.

Le novità sono essenzialmente tre: chiamare con dei numeri identificabili, telefonare dalle ore 09:00 alle ore 20:00 ad esclusione dei giorni festivi, e il venditore sarà tenuto a informare i clienti con il trattamento dei dati personali.



Telefonate da telemarketing: stop all’abusivismo

Le nuove regole tendono a stoppare le assidue telefonate da telemarketing. Il Governo è intenzionato a fermare i call center abusivi infliggendo delle penali nel caso in cui non si adeguano agli ultimi adempimenti.

Ad oggi misure come il registro delle opposizioni sembrano non esser più sufficienti. Infatti nonostante questo registro molte famiglie italiane hanno reclamato e segnalato una infinità di telefonate ricevute pur essendo iscritti a quest’ultimo.



Il nuovo “Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling” punta a fermare le ondante di chiamate da telemarketing e gli operatori “disonesti” che hanno trovato in qualche modo la soluzione di raggirare il sistema.

Consensi e multe

Il Codacons spiega che i venditori dovranno raccogliere i consensi sul trattamento dei dati e avranno l’onere di comunicare ai clienti i loro diritti.

Ma non solo, perché ogni contratto deve prevedere quanto segue:

Un meccanismo sanzionatorio, sotto forma di penale e mancata corresponsione o annullamento della provvigione, per ogni contratto predisposto in assenza di un contatto legittimo. Resta ferma la possibilità del committente di risolvere il contratto, nonché di prevedere altre tipologie di penali.



Questa “prequalifica” a cui i venditori sono sottoposti, permetteranno ai futuri clienti di poter apprendere con chiarezza e trasparenza l’uso dei loro dati ma soprattutto il servizio che gli viene proposto.

Sulle telefonate da telemarketing è intervenuto anche Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, che durante un Question Time alla Camera ha fatto emergere:

Il registro tutele delle chiamate compiute come previsto dalla legge non può evitare che i clienti ricevano delle telefonate illegali, effettuate da individui che raccolgono i dati in maniera illecita e si mettono in contatto con gli utenti non consenzienti.

Sempre il ministro Urso aveva suggerito di implementare un sistema che riuscisse ad individuare le linee telefoniche fittizie (e non attive) così da poter contrastare il fenomeno dei call center abusivi.