Divampano le polemiche sullo spot lanciato dal Telefono Azzurro sui diritti dei bambini durante la pandemia. Divampano come l’incendio che si vede in video. Sta divorando un condominio e si vedono persone in fuga verso l’uscita. Un uomo invece sale le scale, sfidando le fiamme e il fumo, poi sfonda una porta ed entra in un appartamento. Li trova un bambino e una bambina appoggiati su un divano, in preda alla paura e abbracciati ad un cane. L’uomo lo prende in braccio ignorando i due bambini. “Sembra impossibile? Eppure sta accadendo oggi”, è il messaggio che compare al termine dello spot. L’idea però non ha convinto tutti, anzi. Lo spot ha scatenato diverse polemiche, in quanto vuole lanciare un messaggio forte, ma alla fine ne esce uno ambiguo che lascia spazio a diverse interpretazioni. Sono queste a rischiare di spazzar via il messaggio che la stessa campagna voleva mettere in evidenza. Infatti i social network del Telefono Azzurro sono stati presi d’assalto dai commenti, alcuni anche molto duri e critici.
TELEFONO AZZURRO “ABBIAMO USATO METAFORA FORTE”
Il primo errore sta senza dubbio nella scelta tra i bambini e il cane con tanto di hashtag #primaibambini. Perché farlo? La questione è complessa, anche perché gli animali domestici fanno stabilmente parte delle nostre vite, anzi delle nostre famiglie. Se allora c’è un amore in ballo, non si possono imporre delle scelte, perché si costringe a pesare i sentimenti, catalogarli. Ma questo è solo il primo errore, perché non trascurabile è pure il fatto che con questo spot il Telefono Azzurro contrappone bambini e animali, che però sono entrambi esseri indifesi. A tal proposito, viene pure banalizzato il ruolo del cane, che tra l’altro contribuisce alla crescita dei bambini, come emerso da diversi studi. «Nello spot abbiamo voluto utilizzare una metafora forte: l’uomo salva il cane non perché lo preferisca ai bambini. Lo fa perché in quei terribili momenti concitati, è la sola cosa che vede», la spiegazione fornita via social dal Telefono Azzurro. Oggi sta accadendo questo con l’attenzione focalizzata sui macro-temi legati all’emergenza, mentre la sicurezza di bambini e adolescenti, secondo il Telefono Azzurro, viene tralasciata.