L’inchiesta di Wired Italia su revenge porn e pedopornografia diffusi su Telegram ha sortito i primi effetti: come ha raccontato Simone Fontana, autore del servizio a La Repubblica, “dopo la pubblicazione dell’articolo si è mossa Cathy La Torre con l’associazione Odiare ti costa, e il caso è giunto alle forze dell’ordine. In 24 ore ho ricevuto tante testimonianze di vittime, che vogliono semplicemente far sentire la loro voce, parlando di come il gruppo abbia rovinato le loro vite. Perché è una violenza virtuale, è vero, ma ha conseguenze drammaticamente reali”. Il giornalista ha detto di aver seguito il gruppo in questione “per circa un mese, periodo durante il quale gli utenti sono più che raddoppiati, passando dai 20 mila del 19 febbraio ai 50 mila attuali”. Secondo Fontana, “rispetto a un anno fa nulla è cambiato, lo stesso gruppo continua a sparire e a rinascere da allora anche in queste ore, dopo la pubblicazione dell’articolo, le attività del gruppo sono proseguite senza timore alcuno”. (agg. di Dario D’Angelo)
TELEGRAM, CANALE CHOC: DUE EX UOMINI E DONNE PRONTE A DENUNCIARE
Anche due ex protagoniste di Uomini e Donne sono coinvolte nello scandalo che ha travolto Telegram. Alcuni volti celebri sarebbero infatti finiti, loro malgrado, in un gruppo di revenge porn con migliaia di iscritti. Klaudia Poznanska, ex corteggiatrice del celebre programma di Maria De Filippi, in un lungo video ha confessato la sua storia: una sua foto pubblicata due settimane fa è finita in quel canale Telegram, ma modificata: non appare in costume, ma completamente nuda. «Questo è un fotomontaggio, lo hanno fatto delle persone pervertite e hanno pensato di mandarlo su Telegram». Anche lei racconta di foto di ragazze inconsapevoli e di numeri di telefono che circolano senza controllo. Lo stesso è successo a Nicole Mazzoccato, altra ex corteggiatrice di Uomini e Donne. «Vorrei fermare questa cosa soprattutto dal punto di vista dei minori e delle ragazzine». Entrambe, come riportato da blogtivvu, si sono rivolte alle forze dell’ordine. La prima ha spiegato che i carabinieri le avrebbero detto che «queste foto ormai non andranno mai cancellate definitivamente perché circolano ovunque». La seconda è pronta a sporgere denuncia alla Polizia postale. (agg. di Silvana Palazzo)
TELEGRAM, CANALE CHOC: FEDEZ DENUNCIA A POLIZIA POSTALE
Anche il cantante Fedez, marito di Chiara Ferragni, è intervenuto per denunciare quanto accaduto da qualche ora a questa parte su un gruppo di Telegram in cui circolano immagini di pedopornografia. Attraverso la propria pagina ufficiale Twitter, Federico Lucia ha scritto: “Stiamo contattando la polizia postale, grazie della segnalazione ragazzi”, con annesso un emoticon cuore. Del resto Fedez non poteva preoccuparsi per quanto sta accadendo sulla nota app di messaggistica, lui che è un genitore. Un cinguettio, quello del papà di Leone, che ha ricevuto centinaia di like e anche numerosi commenti, tutti ovviamente di apprezzamento. Ad esempio un utente ha scritto: “Per favore, usate la vostra visibilità per portare l’attenzione su quello che sta succedendo!Oltre alle foto di Chiara quel gruppo è strapieno di innocui selfie, foto normalissime di tante ragazze condivise senza alcun consenso per soddisfare i desideri”, e ancora “Grazie mille Federico, è molto importante”. Dall’ultima segnalazione via social, risalente a meno di mezz’ora fa, il gruppo sarebbe purtroppo ancora online. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TELEGRAM, CANALE S*UP*O TUA SORELLA: FOTO MINORI E PEDOPORNOGRAFIA
Le fake news non sono l’unico male dei social. Ce n’è uno ancor più pericoloso, il revenge porn, che sta trovando spazio in particolare su Telegram. Da giorni su Twitter circolano messaggi di denuncia da parte di utenti, segnalazioni riguardanti un gruppo sull’app di messaggistica dove circolano foto private di ragazzine minorenni e materiale pedopornografico. Inoltre, si fa riferimento anche a violenza verbale e psicologica. Alcuni utenti hanno quindi fatto appello alla Polizia di Stato affinché intervenga. Su quanto sta accadendo all’interno di Telegram ha acceso i riflettori Wired. Il gruppo in questione, “s*up*o tua sorella”, vanta oltre 43mila iscritti in due mesi, ha 21 canali tematici collegati e un volume di conversazioni che si aggira sui 30mila messaggi al giorno. Si tratta del più grande network di revenge porn ed è appunto su Telegram. Ma siamo solo alla punta dell’iceberg, perché in questo spazio circolano numeri di telefono, recapiti social e pure richieste esplicite di “rendere la vita impossibile” alle ex partner. Si attiva così una spirale di perversione che arriva in alcuni casi alla pubblicazione di video di minori che diventano anche oggetto di trattative private.
TELEGRAM E IL CANALE S*UP*O TUA SORELLA: UNA CHAT REVENGE PORN
Il caso è scoppiato anche su Twitter perché una ragazza ha ritrovato per caso alcune sue foto nel gruppo Telegram in questione, quindi ha denunciato l’accaduto. La chat in questione fa esplicito riferimento allo stupro nel suo nome. È organizzata in modo tale che se scatta la cancellazione, si passa al “gruppo di riserva”, e così via. Ci sono giovani, quelli che – riporta Wired – sono più attenti alla privacy, ma anche bambini e adulti, uomini di mezza età. Anche padri di famiglia, come uno che pubblica foto di sua figlia ricevendo complimenti dal gruppo. Ci sono messaggi choc di questo tipo: «Come faccio a stuprare mia figlia senza farla piangere?». Una ragazza di 21 anni ha dovuto sospendere tutti i suoi account social, perché vittima del gruppo Telegram. «Qualcuno ha preso delle foto dal mio profilo Instagram e le ha pubblicate sul gruppo. Non mi vergogno di quelle immagini, è tutta roba pubblica, ma è stato un po’ come gettare un pezzo di carne in una gabbia di cani affamati». Sono tre gli “oggetti di culto” di questo gruppo: le foto delle ex, alcuni video amatoriali difficili da reperire e la “Bibbia 5.0”, dove ci sono migliaia di scatti di vittime di revenge porn che arrivano soprattutto dai gruppi Facebook “La Fabbrica del Degrado” e “Ses*o, Droga e Pastorizia”.
questo è uno dei tanti screen di quelle chat di telegram dove circolano le foto delle ragazze (preso da un articolo) rendiamoci conto dello schifo e della disumanità si queste parole che annullano le donne considerandole NON esseri umani. pic.twitter.com/97xwruvclw
— — ??? ❤️? (@wolfzbness) April 2, 2020