Il Garante della Privacy ha approvato un nuovo codice di condotta per gli agenti di telemarketing, autori di quelle considerate, nella maggior parte dei casi, vere e proprie chiamate indesiderate. Martellanti, fastidiose e reiterate nel tempo, da parte della stessa agenzia mascherata tramite un numero privato, oppure dietro a numeri di telefono provvisori, ora diventeranno molto più semplici da gestire e, soprattutto, da sopportare. Il codice di condotta, infatti, prevede che le chiamate indesiderate di telemarketing siano più cortesi ed educate, oltre a prevedere dei limiti e dei vincoli importanti, che rendono più facile anche il diniego da parte dei ricevente.
Telemarketing: cosa prevede il nuovo codice di condotta
Insomma, arriverà un vero e proprio giro di vite per tutti gli operatori di telemarketing che tramite chiamate indesiderate martellano e sfiancano i potenziali acquirenti. Lo scopo delle chiamate, ovvero la vendita di un servizio o di un prodotto, dovrà essere chiarito fin dai primi momenti della telefonata, tendenzialmente usati per attirare l’attenzione dell’ascoltatore, mettendo anche subito in chiaro le modalità per opporsi alla telefonata, all’offerta e alle eventuali future chiamate che potrebbero essere effettuate verso quel numero.
Alle aziende di telemarketing non sarà più permesso disturbare i potenziali clienti negli orari mattutini o serali, e neppure nei giorni festivi. Le chiamate, infatti, potranno essere effettuate solamente tra le 8:45 e le 20:15 dal lunedì al venerdì, oppure dalle 9:45 alle 19:15 il sabato e nei giorni prefestivi, escludendo dunque le domeniche e i giorni festivi. Le agenzie dovranno, poi, tenere conto di chi si è opposto alla proposta e alle future chiamate, compilando un apposito registro di nomi e numeri. Dovranno, poi, essere fornite anche tutte le informazioni utili al trattamento dei dati personali dell’utente che accetta la chiamata di telemarketing, oppure fornire informazioni per dove reperire l’informativa estesa, facilmente. Per opporsi alle chiamate, inoltre, il codice specifica che l’utente finale deve farlo tramite un rifiuto diretto, previa identificazione con nome e cognome. È disposto, infine, anche il divieto di utilizzare numeri privati o temporanei, che non possono essere ricontattati dal cliente.