Emma Marrone finalmente dice la sua sulla complicata love story con Stefano De Martino che è stata sui gossip di tutti i giornali per settimane. Lo fa nel corso di una intervista esclusiva con la rivista Vanity Fair. Lo fa con grande semplicità e disinvoltura, senza rigirare il coltello nella piaga di una ferita che deve farle ancora male, e parecchio, anche se lei tende a minimizzare. La storia è ormai nota a tutti. Dopo una lungo rapporto che li ha legati sin dai tempi della trasmissione Amici a cui presero entrambi parte, improvvisamente nella loro relazione entrò un’altra donna. E fu la fine di tutto. Come nella più classica delle storie d’amore. La seconda donna era nientemeno che Belen, la famosa conduttrice e valletta argentina sulla ribalta da molto tempo. Scoppiarono i pettegolezzi e i (finti) retroscena su tutti i rotocalchi, i siti web, le radio. Emma Marrone adesso parla per la prima volta dopo essere stata in disparte e dice che non ce l’ha né con Stefano né tantomeno con Belen. A dire il vero nelle sue parole si nota una certa amarezza, una certa rabbia contenuts. Ma il problema, dice, era lei, che si era fatta un film di una persona che in realtà non esisteva. Non era innamorata di quello Stefano, ma di uno Stefano che in realtà non esisteva. Ho fatto degli errori, confessa. Sta parlando di Stefano Di Martino ovviamente, che lei reputava una persona diversa da come poi si sarebbe svelato. “Lui non c’entra poveretto. Ha fatto una cosa che farebbero milioni di persone, è come gli altri milioni, uguale” dice dell’ex fidanzato. Mentre di Belen con un filo di ironia dice che non centra neanche lei: “E’ simpatica, è bella, fa i balletti, sta senza mutande: fa bene, è il suo lavoro. Avrà anche i suoi problemi”. Tornando a parlare di se stessa Emma dice che desidera ancora avere un figlio, anzi tanti bambini. Prima non li guardava nemmeno, adesso, dice, si volta per strada a guardarli. Stefano, dice poi Emma, non parlava mai, non diceva niente però la faceva ridere come ogni buon napoletano. Adesso dice di sentirsi comunque ebbene, anzi benissimo, queste mese e mezzo è stato doloroso spiega, ma anche utile.
Sicuramente un periodo doloroso: “Ho passato dei momenti tremendi. Sai quelli in cui torni a casa la sera e dici: e ora? Ora per chi stiro? Per chi cucino? Ma com’è stato possibile? Ma è stata colpa mia?”.