E chi lo ha detto che sono i giovani ad essere sempre e comunque i più innovativi? Se c’é un insegnamento che Uomini e Donne ha veicolato ai suoi spettatori è che, invece, spesso le trovate più innovative le vediamo spesso nelle puntate dedicate ai troni “over” o quantomeno non tra i ragazzi e le ragazze più giovani. Di più, spesso il problema della sincerità, di una seduzione non ostentata e dei sentimenti meno mascherati sono cose di cui si preoccupano i “cacciatori di immagine” di troni blu, rosa e quant’altro, senza distinzioni tra corteggiatori, corteggiatrici e tronisti vari. L’ultima trovata di Maria, è stata quella di sostituire la prova di ballo (che faceva tanto “amici”) con una doppia sfilata. La trasmissione è infatti iniziata con la sfilata femminile della sezione “mi sento al top” per poi passare velocemente nella categoria “notti magiche” che – se non proprio in stile “mille e una notte” – vedrà sfidare le varie corteggiatrici in abiti per la notte e che al tempo stesso evidentemente devono colpire particolarmente i maschi presenti soprattutto in quanto eleganza e sensualità con cui riescono ad esprimere. La redazione, ha messo a disposizione uno stilista dal quale chiedere consigli sul proprio look, ma quasi tutte le protagoniste non hanno voluto farvi ricorso. Hanno fatto bene? Sinceramente, ci pare di no. O almeno non tutte. Abbiamo apprezzato, infatti, la grande semplicità di Rossella, che rompe il ghiaccio. Lei si è rivolta alla stylist, e il risultato é decisamente positivo. Certo, nell’rvm trasmesso prima di fare apprezzare a tutti i giurati il risultato, dal colloquio con la stylist Anahi Ricca, non certo una sconosciuta nell’ambiente, c’è stata l’occasione per vedere qualche lato del carattere di Rossella. Un po’ indecisa, insicura, ma consapevole di una bellezza che se valorizzata può lasciare il segno, sono state due le richieste che ha fatto alla curatrice di immagine per la prima sfilata: “mi aiuti con i capelli, sono indomabili, sono così al naturale” ha chiesto trastullando con le dita dei ricci davvero esplosivi, ma che – lo possiamo dire – hanno il grande pregio di incorniciarle i lineamenti regolari con grande vivacità e vitalità. E poi la “bomba”: “la mia paura è di essere eccessiva, sempre quella: quindi niente scollature improbabili o spacchi vertiginosi…”. Che avrebbero fatto dire addio alla seduzione. Non senza qualche battuta, la stylist ha accettato la sfida e il risultato…
Beh, facendo gioco di squadra con un fisico invidiabile, sulle note di “Un’altra te” di Eros Ramazzotti, Rossella ha fatto il suo ingresso in studio con un vistoso sorriso, calzando un vestito blu scuro con una gonna stretta lunga poco sopra il ginocchio. Una falcata un po’ affrettata (ricordate la sua insicurezza?), ma anche consapevole di una bellezza davvero notevole. I capelli, ondulati, non più indomiti ma non privi di personalità si muovono ai primi passi (non proprio sicuri, il tacco alto fa qualche scherzo), ma é un attimo e Rossella sfoggia davvero delle doti (quasi) da modella. Un po’ un mix tra Cahtrine Zeta Jones e Michelle Pfeiffer, se le due attrici ci passano il paragone. L’impressione è che Rossella ci abbia preso gusto, e quando le sboccia un bel sorriso sul viso, e le scappa un pollice alto si capisce che non si rimprovera di essere ricorsa all’aiuto della stylist. Un appunto? Certo! Le mani sulle anche proprio non si potevano vedere, ok per la “virata”, ma per il resto vanno lasciate correre lungo i fianchi (anche l’equilibrio e l’andatura ne avrebbe giovato). Il risultato? Un bel 10 di Giuliano, un po’ ruffiano, ma efficace, e un cinque di Giuseppe, che dopo un broncio appena accennato di Rossella si trasforma in un bell’otto. Sarà, a me a scuola non è mai riuscita una magia di tal fatta. Insomma, un grande risultato di Rossella. Dopo Rossella è la volta di Edda.
Qualche anno e qualche chilo in più, ma anche tanta sicurezza di sé e simpatia autoironica, qualità di cui difettava la più giovane “rivale”. Edda ha richiesto l’aiuto della stylist, anzi, l’ha voluta quasi come una “sparring partner”, tanto da strappare alla paziente Ricca uno “speriamo che vinca”, detto sottovoce, quasi a intendere “altrimenti se la prende con me!”. Il risultato è notevole, con il trucco e l’acconciatura giusta Edda regge la passerella, ma si sà il voto è impietoso e c’e’ chi come Santo che con un bel 3 si è vendicato del basso voto ricevuto a sua volta da Edda nella sfilata maschile. Il tutto sotto gli occhi di una divertitissima Maria. “Ma mi hai visto Santo?!?” prorompe la vulcanica Edda. “Ti ho visto bene-bene” esclama per tutta risposta un Santo più che soddisfatto, “anzi direi be-nis-si-mo – scandisce il vecchietto – tu con me hai proprio sbagliato l’altra volta!”. E scatta il parapiglia. Finito qui? Nemmeno per sogno! Non siamo nemmeno a metà della sfilata… (continua)