Francesco Arca, ex tronista di Uomini e Donne, sarà uno dei protagonisti del prossimo film di Ferzan Ozpetek. La notizia sgattaiola fuori dagli ambienti quasi di soppiatto, ma è davvero da tenere presente. In un paese eternamente dilaniato da guelfi e ghibellini, destra e sinistra, e chi più ne ha più ne metta, il bel Francesco riesce a mettere d’accordo tutti. Anche maschi e femmine. Sì perchè Arca non è solo un sex symbol per le scatenate appassionate del programma di Maria de Filippi, ma anche un’icona per il mondo omosessuale. Sì, ok di icone gay ce ne sono tante, per quanto riguarda Arca, però possiamo dire che non ha negato di aver avuto anche diversi approcci durante le sue serate in giro per l’Italia. “Contatti” smentiti, dal diretto interessato, che ha confermato le avances, ma di aver declinato perchè “non disponibile”. Prima di arrivare al film con Ozpetek, in ogni caso, Arca ha recitato a lungo a teatro nei panni di un omosessuale in Bum Bum liberi tutti di Pietro Genualdi, esperienza che – a detta sua – lo ha aiutato a capire molto di più di se stesso. E tra gli alti e bassi delle vicende legate al cinema LGBT che riguardano Ozpetek, ora si apre un nuovo capitolo. Il 13 maggio inizieranno le riprese di “Allacciate le cinture di sicurezza”, il nuovo film del regista turco ambientato in Puglia. Francesco Arca, ex compagno dell’attrice Laura Chiatti, reciterà al fianco di Carolina Crescentini, Kasia Smutniak, Filippo Scichitano, Luisa Ranieri, Paola Minaccioni ed Elena Sofia Ricci, anche se il Ozpetek ha fatto sapere tramite Twitter che il cast non è ancora del tutto definito. Le riprese del film, prodotto da R&C produzioni e Rai Cinema, in collaborazione con Apulia Film Commission, dureranno nove settimane. L’uscita nei cinema è prevista per l’autunno del 2013. Per Francesco Arca il film di Ferzan Ozpetek è il vero debutto cinematografico, dopo una piccola parte in “Scusa ma ti voglio sposare”, film del 2010 diretto da Federico Moccia, autore del romanzo omonimo, seguito di “Scusa ma ti chiamo amore”, con Raoul Bova e Michela Quattrociocche.