Temperature: “La media europea a dicembre diminuirà di 10 gradi”

Secondo una recente analisi svolta da Bloomberg, e citata da ZeroHedge.com, in Europa sembra allargarsi lo spettro di un dicembre caratterizzato da temperature rigidissime, che potrebbe aggravare la già problematica crisi del gas. L’allarme arriva direttamente dalla Groenlandia, dove i meteorologi hanno registrato un importante blocco che nel corso delle prossime settimane farà arrivare sul nord Europa aria fredda artica.



Parlando di blocco delle temperature, si intende una zona di alta pressione bloccata in quota che impedisce le formazione di eventi meteorologici e spinge aria fredda verso il sud, ovvero in Europa. Secondo le stime di Bloomberg, il vecchio continente si troverà ad attraversare, a partire da dicembre, un inverno in cui le temperature medie passeranno dai 4 gradi registrati negli ultimi 30 anni, ad una media di quasi -3 gradi. Una situazione che si aggrava in base alla posizione degli stati nel continente, con la Germania che registrerà temperature attorno ai -6 gradi e la Francia che si fermerà appena sotto lo 0. Tuttavia, questo repentino abbassamento delle temperature arriva in un periodo storico particolare, in cui le scorte di gas in Europa sono oggetto di dispute da mesi e si teme che il sistema degli stoccaggi possa non reggere.



Crollo delle temperature a dicembre: si teme per il gas europeo

Insomma, dopo un autunno che si è rivelato essere decisamente mite, con temperature al di sopra della media soprattutto a novembre, dicembre sembra aprire la strada ad un inverno decisamente rigido, riducendo di gran lunga le previsioni ottimistiche che parlavano (e speravano) in altre 3 mesi piuttosto miti. Speranze che muovevano soprattutto nella direzione della crisi energetica e del gas che da mesi colpisce l’Europa a causa delle sanzioni imposte a Vladimir Putin dopo l’invasione dell’Ucraina.

Con queste temperature, infatti, ci si deve aspettare una maggiore richiesta di gas ed energia da parte dei cittadini europei, specialmente nel nord del continente, mettendo in grave pericolo gli approvvigionamenti degli ultimi mesi. Grazie alle temperature miti di novembre, infatti, in molti paesi, città e comuni, si è riusciti a tagliare ampiamente sul consumo del gas, ma ora se le previsioni di Bloomberg dovessero rivelarsi vere, la richiesta aumenterà e il sistema potrebbe non reggere, in un contesto in cui nessun altro stato al mondo è in grado di fornire tanto gas quanto la Russia, e contestualmente, crescono le importazioni di GNL via mare, in una sorta di segnale che l’Europa non riuscirà mai a staccarsi completamente dalle forniture russe.