TEMPESTA SOLARE OGGI: I DETTAGLI

Una tempesta geomagnetica è in corso e ha raggiunto la Terra nella giornata di oggi, 12 agosto 2023, arrivando alla classe G3, quindi secondo la classificazione ufficiale è forte. Si è rivelata, peraltro, superiore alle stime che erano state fatte dal Space Weather Prediction Center della NOAA (Amministrazione nazionale per l’oceano e l’atmosfera), che aveva pubblicato un avviso per una tempesta solare di classe G2, quindi di livello moderato, a causa di un’espulsione di massa coronale dal Sole che è correlata a un brillamento solare di classe X (la più energetica).



Il laboratorio, che effettua un monitoraggio costante, aveva anche previsto la possibilità che altre due espulsioni di plasma solare potessero raggiungere la Terra entro la fine della giornata, incrementando l’intensità del disturbo nel campo magnetico del nostro pianeta. Infatti, in mattinata la tempesta G2 causata dalla prima espulsione coronale è cresciuta passando alla classe G3 in seguito all’arrivo delle altre due emissioni. Alla luce del fatto che i tre fenomeni non si sono fusi, non si è verificata quella che viene chiamata “tempesta solare cannibale”. Ma secondo l’SWPC, l’impatto della tempesta geomagnetica può essere forte fino a lunedì pomeriggio.



AURORE PER LA TEMPESTA GEOMAGNETICA

La tempesta geomagnetica è rimasta di classe G3 per alcune ore, successivamente il SWPC ha dichiarato che è stata osservata una forte tempesta geomagnetica di livello G4, che si prevede continuerà fino al pomeriggio di lunedì. Se avete riscontrato qualche problema alle reti elettriche, sappiate che si tratta di un evento che può avere questi effetti, infatti sono stati segnalati anche blackout radio. Inoltre, può causare disservizi temporanei ai satelliti, che ad esempio possono perdere l’orientamento per alcuni frangenti, ma può anche interferire con le comunicazioni radio a diverse frequenze.



Si tratta del fenomeno meteorologico spaziale più intenso dopo le tempeste di maggio, che hanno provocato la comparsa di aurore a livello globale. Infatti, in questi casi possono verificarsi anche delle aurore boreali, come accaduto in effetti in diversi Paesi nella stessa giornata di oggi, aggiungendosi così allo spettacolo delle Perseidi, le “stelle cadenti” di San Lorenzo che proprio in questi giorni hanno raggiunto il loro culmine.

Infatti, la notte scorsa alcune webcam sulle Alpi hanno avvistato alcune aurore boreali molto distanti, ma potrebbe trattarsi di archi aurorali stabili, in particolare nella zona delle Cinque Torri, vicino a Cortina d’Ampezzo, nelle zone di Belluno, Val Senales, Bolzano e a Prato Nevoso, in provincia di Cuneo. Non sono esattamente delle aurore boreali, ma sono visibilmente molto simili alle aurore rosse boreali, quelle che sono state osservate proprio in Italia. Gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale hanno avuto alcune delle migliori visioni dei recenti spettacoli di luce dell’aurora. Infatti, l’astronauta della NASA Matthew Dominick ha catturato l’immagine qui sotto con la Luna e le luci rosse e verdi dell’aurora boreale.

IL CICLO SOLARE AL SUO PICCO?

Peraltro, tutto ciò è arrivato in una fase in cui il Sole si sta avvicinando al massimo solare di un ciclo di 11 anni: il picco di questo ciclo è caratterizzato da un maggior numero di macchie solari, che sono associate alle espulsioni di massa coronale che causano l’aurora boreale. I meteorologi spaziali hanno dichiarato che l’8 agosto il Sole ha probabilmente raggiunto il numero massimo di macchie solari per il ciclo solare 25, con 299 macchie osservate.

Per l’SWPC potrebbe anche essere il numero più alto di macchie solari almeno dal luglio 2002. I meteorologi spaziali hanno detto che il totale delle macchie solari potrebbe essere ancora più alto e che è in corso di analisi da parte di esperti internazionali. Il totale ufficiale sarà annunciato il 1° settembre.