Tempo di vivere, film diretto da Douglas Sirk

Sabato 24 agosto, nel pomeriggio di Rete 4, alle ore 16, verrà trasmesso il film drammatico del 1958 dal titolo Tempo di vivere, dal titolo originale, A Time to Love e Time to Die, ispirato all’omonimo romanzo dello scrittore Erich Maria Remarque. La pellicola è diretta dal grande Douglas Sirk, importante esponente del “melodramma bianco” e che ha diretto capolavori della storia del cinema come Magnifica Ossessione e Lo specchio della vita.
La sceneggiatura è curata da Orin Jannings, mentre il produttore è Robert Arthur. Viene distribuito dalla Universal e, tra i nomi illustri del cast tecnico, citiamo la fotografia di Russel Metty, le musiche di Miklos Rozsa, i costumi di Bill Thomas e la scenografia curata da Alexander Golitzen.



I protagonisti sono: John Gavin, che ha vinto il Golden Globe come migliore attore esordiente per questo lungometraggio e che lavorerà di nuovo con Sirk ne Lo specchio della vita, e Liselotte Pulver, attrice svizzera che ha lavorato principalmente in Germania. Completano il cast Klaus Kinski, Erich Marie Remarque e Karl Ludwig Lindt.



La trama del film Tempo di vivere: l’amore distrutto dalla guerra

In Tempo di vivere, Ernst Graeber è un soldato tedesco che sta combattendo sul fronte russo, durante il secondo conflitto mondiale.
Dopo la ritirata, il soldato riceve la lieta notizia del permesso di licenza, ma una volta tornato in patria trova la sua città natale distrutta dai bombardamenti.

Nel tentativo di ritrovare la sua famiglia, si imbatte invece nella figlia del suo ex medico di famiglia, che era stato deportato in un campo di concentramento solo qualche mese prima.
Inoltre, incontra un suo vecchio amico, diventato ormai comandante delle SS, e gli chiede aiuto per trovare i suoi genitori.



Nei mesi successivi Ernst intreccia un’amicizia sempre più forte con la figlia del suo ex dottore di famiglia, che si chiama Elizabeth: il rapporto si consolida e sfocia in un sentimento d’amore. I due si sposano, ma non sono finite qui le peripezie, perché la ragazza scoprirà solo qualche mese più tardi della triste morte del padre.

L’appartamento della coppia sarà distrutto dopo un bombardamento, ma arriva una buona notizia: Ernst scopre che i genitori sono ancora vivi e che sono in salute. La trama si infittisce quando Ernst torna al fronte, conclusa la licenza, e si trova davanti a un ordine terribile: uccidere dei soldati su comando del tenente della Gestapo.

Invece, il soldato decide di fare fuoco di quest’ultimo e a sua volta trova la morte, fucilato da uno dei prigionieri, che lo colpisce a tradimento. In quel preciso momento, il film acquista una nota ancora più tragica e drammatica: Ernst stava leggendo la lettera inviata dalla moglie Elizabeth, che lo informava di una lieta notizia, che sarebbe diventato a breve padre.