La Commissione europea ha chiesto formalmente informazioni a Temu e Shein sulle misure adottate per conformarsi al regolamento sulla sicurezza online Digital Services Act (DSA). I due colossi cinesi vengono considerate grandi piattaforme ai sensi del DSA: per questo sono sotto la supervisione della Commissione e devono seguire regole rigide per non rischiare di incorrere in sanzioni. La Commissione ha chiesto informazioni su una serie di pratiche delle due grandi aziende cinesi e in particolare sui meccanismi attraverso i quali gli utenti possono segnalare prodotti illegali, sulla protezione dei minori, sulla trasparenza dei sistemi di raccomandazione, sulla tracciabilità dei venditori e altro ancora.



Temu e Shein sono tenuti a rispondere alla Commissione europea entro il 12 luglio. Parlando a Euractiv, un portavoce di Shein ha confermato che la società ha ricevuto la richiesta di informazioni e ha affermato che lavorerà con i dirigenti per garantire la conformità. Temu ha anche ribadito che collaborerà con l’UE e che sarà “pienamente impegnata a rispettare tutte le leggi e i regolamenti applicabili nei mercati” in cui opera. Il 31 maggio la Commissione Europea ha designato Temu come “piattaforma online molto grande” ai sensi del Digital Services Act: per questo il colosso deve rispettare una serie di regole.



Shein e Temu dovranno adeguarsi al DSA

Il DSA, Digital Services Act, è in vigore dal 17 febbraio e il suo scopo è quello di creare un ambiente digitale più sicuro chiarendo l’attribuzione di responsabilità per chi opera online, comprese le modalità di gestione dei contenuti illegali. La richiesta della Commissione si basa su una denuncia presentata a maggio dall’Organizzazione europea dei consumatori (BEUC), un gruppo che raggruppa 44 organizzazioni indipendenti di consumatori, contro Temu per potenziali violazioni del DSA: per questo motivo ora l’impresa cinese dovrà rispondere dei propri comportamenti.



Le piattaforme con più di 45 milioni di utenti, secondo quanto esplicitato nel DSA, comportano un “rischio sistemico” per la società e devono seguire uno specifico regime di moderazione dei contenuti. Dopo la designazione, Temu e Shein hanno quattro mesi per conformarsi alle norme DSA, inclusa la valutazione e la mitigazione dei rischi sistemici come la diffusione di prodotti non sicuri e contraffatti. A breve la Commissione valuterà le loro risposte per determinare se saranno necessari ulteriori procedimenti: potrebbe anche imporre sanzioni per aver fornito informazioni errate o incomplete.