Sostenibilità, innovazione e fidelizzazione. Sono queste le esigenze a cui i retailer saranno chiamati a rispondere per rimanere competitivi in un mercato in continua evoluzione. È quanto emerge dall’indagine “L’Insegna che Vorrei”, condotta da Stocard – l’applicazione che consente di memorizzare tutte le carte fedeltà nel proprio smartphone – con l’obiettivo di delineare quali sono, per i consumatori italiani, gli aspetti più rilevanti che li porteranno a scegliere in quale insegna acquistare prodotti in futuro.



Attivata a ottobre 2021 e rivolta a tutti gli utilizzatori dell’app, la survey ha coinvolto circa 7 mila consumatori, analizzando 5 categorie fondamentali per l’esperienza di acquisto: negozio fisico, e-commerce, personale, sostenibilità e fidelizzazione. E, una volta conclusa, ha messo in evidenza tre aree prioritarie agli occhi del cliente.



La prima riguarda il tema della sostenibilità. “Il consumatore – osserva Valeria Santoro, Country Manager di Stocard Italia – è consapevole quando si parla di impatto ambientale dei propri acquisti e per il proprio futuro vuole un’insegna più sostenibile, che si prenda cura del verde urbano e che lo aiuti, attraverso il negozio, il personale e il sito, ad avere più informazione sulla provenienza e la sicurezza dei prodotti”.

La seconda rimanda invece alla tecnologia, considerata un fattore abilitatore della transizione green. “In uno scenario in cui il consumatore vive come priorità la sostenibilità – dice Santoro -, la tecnologia assume la corretta connotazione di strumento funzionale a raggiungere questo obbiettivo. Sorpassata l’era ‘dell’estetica della tecnologia’, l’innovazione deve insomma essere al servizio della sostenibilità e produrre efficienza”.



La terza area, infine, accende un faro su atteggiamenti e abitudini. “I consumatori – osserva Santoro – chiedono che la propria insegna li aiuti ad adottare comportamenti più sostenibili per ridurre sprechi e facilitare il riciclo. Qui si giocherà una partita importante in cui diversi attori cercheranno di conquistare il potenziale cliente. E a vincere sarà chi riuscirà a ridurre il senso di colpa relativo all’impatto ambientale procurato dagli acquisti”.

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