Con la morte di Gianfranco D’Angelo, scomparso la scorsa notte a 85 anni dopo una breve malattia, se ne vanno per sempre anche alcuni dei personaggi da lui portati al successo. Indimenticabili alcuni tormentoni del calibro di “Has Fidanken” e personaggi come il Tenerone con il quale D’Angelo era riuscito a raggiungere la sua immensa popolarità con il successo arrivato grazie alla sua partecipazione alla trasmissione “Drive In”. Il nome del compianto attore, inevitabilmente per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di godersi i mitici anni Ottanta resterà per sempre legato proprio alla indimenticabile trasmissione di Antonio Ricci.
Nel corso del programma Gianfranco aveva interpretato tra gli altri, il Tenerone, personaggio il cui nome riassumeva l’essenza del pupazzo rosa. Come non ricordare i momenti in cui diceva “pippo pippo pippo pippo” o “emozioneee” mettendo la testa dentro il grande costume? Non è un caso se il Tenerone veniva definito “l’animale più buono del mondo”, la cui timidezza era diventata una spassosa gag alla quale partecipava anche Ezio Greggio. Quando infatti il pupazzo si ‘emozionava’ mettendo la testa dentro il corpo, per fargliela uscire Greggio gli premeva il fondoschiena regalando momenti di risate e spensieratezza a grandi e piccini.
HAS FIDANKEN A DRIVE IN: COME NACQUE IL TORMENTONE DI GIANFRANCO D’ANGELO
Tra gli altri tormentoni lanciati da Gianfranco D’Angelo durante gli anni del Drive In, anche “Has Fidanken”. L’attore indossava i panni del signor Armando, proprietario e addestratore del cane “Has Fidanken”. Nei panni di improbabile domatore, Armando tentava maldestramente di far compiere al suo cocker (che in realtà era una femmina) una serie di incredibili (quanto impensabili) esercizi. Peccato però che, per l’ilarità del pubblico in studio e da casa, l’amabile cagnetto se ne stesse sempre bellamente immobile.
A nulla serviva il continuo tentativo del suo padrone Armando di strillare il suo nome: “Has Has Has… Fidanken!”. Una scena semplice e ripetitiva ma che ottenne prontamente un grande successo tanto che Fininvest all’epoca decise di trasformare il tormentone in un singolo musicale, una canzone nonsense pubblicata nel 1984. Proprio D’Angelo, in una intervista riproposta oggi da Open, aveva spiegato la genesi del personaggio del cagnolino: “Drive-in si basava tutto sul ritmo: ogni cosa durava due minuti. All’epoca si parlava con gli autori di come lavorare. Has-Fidanken è nato proprio da questi brain storming. L’idea fu di Enrico Vaime, che ebbe l’idea di fare questo cagnolino. Le cose nascevano intorno a un tavolo, ci si riuniva dopo la trasmissione in albergo e stavamo fino alle 4 del mattino a parlare e a scherzare. Ognuno di noi portava la sua esperienza e la sua fantasia per creare personaggi che non erano imitazioni ma esasperazioni”.